Roma, ora De Rossi cambia: pronto Aouar

Servono forze fresche dopo le fatiche in Europa: N’Dicka favorito su Huijsen, spera Zalewski
Roberto Maida
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ROMA - Stremati, sfiniti. Sono usciti uno dietro l’altro per i crampi, per un affaticamento, per un dolorino. E De Rossi, dopo lo sforzo profuso per eliminare il Feyenoord, deve tenerne conto per elaborare la formazione migliore da opporre al Torino. Di buono c’è che anche i mastini di Juric hanno ringhiato giovedì nel recupero di campionato contro la Lazio. Di cattivo però c’è che l’avversario non ha giocato i supplementari, né ha vissuto il forte dispendio di energie nervose che ha dovuto erogare la Roma per restare aggrappata all’Europa.  

Le mosse di De Rossi 

E così bisogna tenere d’occhio l’allenamento di rifinitura per capire chi possa giocare dall’inizio senza correre rischi di infortunio. Tanto per cominciare, cambieranno tre uomini su quattro in difesa come domenica scorsa a Frosinone: fuori Karsdorp e Spinazzola, oltre a Llorente fermato dal trauma cranico e quindi non convocabile, e dentro Kristensen a destra, Angeliño a sinistra e uno tra N’Dicka e Huijsen nel mezzo accanto a Mancini. Fino a giovedì sarebbe stato normale pensare al ritorno del giovane olandese, autore di un gol meraviglioso allo Stirpe. Ma se N’Dicka è quello che abbiamo ammirato nella parte finale di Roma-Feyenoord, il posto è suo: il fresco campione d’Africa sembra aver guadagnato sicurezza e tranquillità senza peraltro patire il passaggio alla difesa a quattro, che ha sperimentato con grazia anche nella nazionale ivoriana. Diverso invece è il ballottaggio a centrocampo, dove Pellegrini ha bisogno di un pit stop a causa dei soliti problemi al flessore più maligno. Contro il Torino, che corre e morde, la promozione di Bove sembrerebbe idonea. Ma De Rossi ragiona anche in base alle caratteristiche del centrocampo: perso un calciatore creativo, cioè il capitano, potrebbe lanciare l’alter ego che è stato pure rinfrancato dal rigore segnato contro il Feyenoord. Parliamo di Aouar, mai titolare nel 2024 ma segnalato in crescita, anche psicologica.  

Le possibili novità, De Rossi ci pensa

Aspettiamoci qualche novità anche in attacco dove Lukaku resta favorito sull’alternativa (Azmoun appunto), che può servire a partita in corso. E’ prevedibile invece un ribaltone negli altri ruoli con Baldanzi che tenga in garage il motore di Dybala e Zalewski, l’ultimo rigorista, che è pronto all’alternanza con El Shaarawy, uno dei più stanchi dopo la battaglia sportiva con il Feyenoord. 

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