Roma, De Rossi suona la carica: “Avanti tutta”

La sua prova del nove è a Monza, dove incrocia l’amico Palladino: i due hanno partecipato allo stesso corso per diventare allenatori

ROMA - Può essere una trappola ma anche un’occasione: la prova del nove, o meglio della nona, per Daniele De Rossi arriva sabato a Monza, dentro a un weekend in cui tutte le altre avversarie nella lotta europea si affrontano. A cominciare da Atalanta-Bologna, test d’ammissione al quarto posto a Bergamo domenica. Ma poi sono in calendario anche Lazio-Milan, Napoli-Juventus e Torino-Fiorentina. Dalla giornata numero 27, dopo i recuperi di ieri, la classifica uscirà molto cambiata da come la leggiamo oggi. Niente di definitivo per tanti, forse, ma indicativo per la primavera che verrà.

Roma in viaggio

La Roma lancia in Brianza una sorta di tour della verità: in meno di due settimane giocherà quattro partite, delle quali tre in trasferta tra campionato e coppe. Particolarmente delicati i cinque giorni tra domenica 10 a Firenze e giovedì 14 a Brighton. Il primo è uno scontro diretto per restare in zona Champions, il secondo è uno snodo da dentro/fuori per rimanere in Europa League. Se è vero che gli esami non finiscono mai, come ha sottolineato De Rossi dopo aver eliminato ai rigori il Feyenoord, certamente questi impegni possono aprire scenari interessanti anche in chiave futura: i Friedkin hanno cambiato allenatore a gennaio perché avevano rotto i rapporti con Mourinho, senza guardare troppo lontano. Ma adesso che hanno conquistato 15 punti in 6 partite a un ritmo da scudetto, oltre all’emozionante qualificazione europea, sentono di aver indovinato la traiettoria del loro tiro. E’ presto forse per parlare del rinnovo del contratto ma alla fine di questo ciclo di partite le impressioni progettuali saranno più nitide. E De Rossi sarà felice di discutere dell’avvenire, non soltanto per amore verso la Roma ma anche perché lavorare a Trigoria è un’esperienza elettrizzante per qualunque allenatore.

L'incrocio tra De Rossi e Palladino

In casa del Monza, che viene da due vittorie di fila e soprattutto non perde da cinque giornate (21 gennaio, 0-3 a Empoli) nelle quali ha raccolto 11 punti su 15, De Rossi affronta un amico: con Raffaele Palladino ha frequentato il corso da allenatore a Coverciano nell’autunno del 2022, ottenendo l’abilitazione massima cioè il patentino Uefa Pro. Di quel gruppo facevano parte anche altri nomi illustri come Del Piero, Aquilani, Barzagli e Amelia. Palladino, che è del 1984 e quindi è praticamente un coetaneo, ha anticipato De Rossi di un anno, meritando la chiamata del Monza appena arrivato in Serie A, e quando Daniele è stato assunto dalla Roma gli ha scritto per complimenrarsi. «Adesso - ha osservato il romanista - Raffaele è uno dei migliori allenatori del campionato. La storia è piena di storie di tecnici che arrivano con un incarico temporaneo e poi si dimostrano all’altezza del ruolo». Parlando così bene del collega, che stima per l’identità di squadra riconoscibile nel Monza, De Rossi ha mandato anche un messaggio all’ambiente Roma e agli stessi Friedkin: giudicatemi non come bandiera ma per come allenerò. 


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Il percorso di De Rossi

Per il momento le recensioni sul DDR Advisor sono decisamente positive. Ma lui, che è un uomo di calcio, conosce perfettamente le dinamiche umorali determinate dal risultato. E allora continua a pensare a un obiettivo per volta. «Voglio scattare, senza fermarmi a ragionare» dice. E’ l’unico modo per non perdere di vista la realtà senza smettere di sognare. 


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ROMA - Può essere una trappola ma anche un’occasione: la prova del nove, o meglio della nona, per Daniele De Rossi arriva sabato a Monza, dentro a un weekend in cui tutte le altre avversarie nella lotta europea si affrontano. A cominciare da Atalanta-Bologna, test d’ammissione al quarto posto a Bergamo domenica. Ma poi sono in calendario anche Lazio-Milan, Napoli-Juventus e Torino-Fiorentina. Dalla giornata numero 27, dopo i recuperi di ieri, la classifica uscirà molto cambiata da come la leggiamo oggi. Niente di definitivo per tanti, forse, ma indicativo per la primavera che verrà.

Roma in viaggio

La Roma lancia in Brianza una sorta di tour della verità: in meno di due settimane giocherà quattro partite, delle quali tre in trasferta tra campionato e coppe. Particolarmente delicati i cinque giorni tra domenica 10 a Firenze e giovedì 14 a Brighton. Il primo è uno scontro diretto per restare in zona Champions, il secondo è uno snodo da dentro/fuori per rimanere in Europa League. Se è vero che gli esami non finiscono mai, come ha sottolineato De Rossi dopo aver eliminato ai rigori il Feyenoord, certamente questi impegni possono aprire scenari interessanti anche in chiave futura: i Friedkin hanno cambiato allenatore a gennaio perché avevano rotto i rapporti con Mourinho, senza guardare troppo lontano. Ma adesso che hanno conquistato 15 punti in 6 partite a un ritmo da scudetto, oltre all’emozionante qualificazione europea, sentono di aver indovinato la traiettoria del loro tiro. E’ presto forse per parlare del rinnovo del contratto ma alla fine di questo ciclo di partite le impressioni progettuali saranno più nitide. E De Rossi sarà felice di discutere dell’avvenire, non soltanto per amore verso la Roma ma anche perché lavorare a Trigoria è un’esperienza elettrizzante per qualunque allenatore.

L'incrocio tra De Rossi e Palladino

In casa del Monza, che viene da due vittorie di fila e soprattutto non perde da cinque giornate (21 gennaio, 0-3 a Empoli) nelle quali ha raccolto 11 punti su 15, De Rossi affronta un amico: con Raffaele Palladino ha frequentato il corso da allenatore a Coverciano nell’autunno del 2022, ottenendo l’abilitazione massima cioè il patentino Uefa Pro. Di quel gruppo facevano parte anche altri nomi illustri come Del Piero, Aquilani, Barzagli e Amelia. Palladino, che è del 1984 e quindi è praticamente un coetaneo, ha anticipato De Rossi di un anno, meritando la chiamata del Monza appena arrivato in Serie A, e quando Daniele è stato assunto dalla Roma gli ha scritto per complimenrarsi. «Adesso - ha osservato il romanista - Raffaele è uno dei migliori allenatori del campionato. La storia è piena di storie di tecnici che arrivano con un incarico temporaneo e poi si dimostrano all’altezza del ruolo». Parlando così bene del collega, che stima per l’identità di squadra riconoscibile nel Monza, De Rossi ha mandato anche un messaggio all’ambiente Roma e agli stessi Friedkin: giudicatemi non come bandiera ma per come allenerò. 


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