Quella palla data a Dybala, così fulminea e creativa che quasi coglie di sorpresa anche la regia televisiva, è la dichiarazione d’intenti di un nuovo Leandro Paredes. Leader caratteriale lo è sempre stato, ma ora è diventato il faro, il giocatore che maneggia con cura i palloni più infuocati come se avesse i piedi rivestiti di materiale ignifugo. E soprattutto sta aggiungendo genialità alle sue giocate. L’assist per Dybala non è per tutti. Poi per carità, la difesa del Brighton ci ha messo del suo, ma nonostante le pecche avversarie quella giocata devi prima vederla nella tua testa, poi sul campo e poi (fosse facile) metterla in pratica con la tecnica. E lo stesso si può dire, con diversa intensità ovvio, del lancio per Lukaku sul secondo gol.
Precisione e posizione
Come ha detto De Rossi, non dobbiamo stupirci di questo Paredes. Anche Mourinho era consapevole delle sue capacità, tanto da volerlo in estate e renderlo quasi titolare fisso della sua Roma. Il percorso di crescita, iniziato con il tecnico portoghese, ha portato a questa nuova esaltante versione di Leandro. Certo che De Rossi ci ha messo del suo. Lo ha raccontato anche in conferenza stampa: in allenamento lo sprona, lo riprende, lo sfotte davanti a tutti. Per stimolarlo e liberare tutte le sue evidenti qualità. Lui aiuta la Roma e la Roma aiuta lui. Perché la crescita di brillantezza fisica generale e il fatto che i compagni attorno a lui si muovano di più, fornendogli più linee di passaggio, ha reso tutto più semplice.