Roma, la frase di De Rossi alla squadra prima del derby

Meno allenamenti atletici, più lavoro sugli schemi. Il tecnico ha motivato il gruppo per avere il giusto approccio alla gara
Roma, la frase di De Rossi alla squadra prima del derby© AS Roma via Getty Images
Jacopo Aliprandi
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«I imiti, come la paure, spesso sono soltanto un’illusione». In tanti hanno abbracciato le parole di Michael Jordan, in tanti si sono ispirati a un atleta che ha ridefinito il significato di eccellenza nello sport. Su di lui è stato scritto di tutto e di più, su di lui è stato girato “The last dance”, il docufilm uscito quattro anni fa sul percorso di Jordan con i Chicago Bulls e, in particolar modo, sul suo ultimo trionfo nella stagione 1997-1998 prima di dire addio alla squadra che per tredici stagioni è stata la sua casa. Un po’ quello che può capitare a tanti protagonisti di Roma e Lazio, che affronteranno la sfida di domani come il loro ultimo scontro capitolino. “The last derby”, per tornare su Jordan, idolo di un Daniele De Rossi il cui futuro è ancora tutto da scrivere. «Sono un grande appassionato di basket e nonostante ci siano tantissimi cestisti che mi piacciono, quello che mi è rimasto nel cuore è Jordan: ha rivoluzionato uno sport e non può non rimanerti dentro. Ero piccolo quando era all’apice della carriera, ma lo ricordo benissimo», aveva ammesso Daniele. Inevitabile, da professionista a professionista. Da campione a campione. E adesso DDR è pronto a scrivere il proprio destino lavorando e sfruttando questi due intensi mesi di stagione per conquistarsi il rinnovo di contratto alla Roma che avrebbe lo stesso valore di un anello NBA.  

La mentalità di De Rossi e il discorso alla squadra 

Negli ultimi giorni il tecnico non ha tralasciato alcun particolare nella preparazione di questa partita. Speciale per lui come lo era da giocatore, ma anche con la stessa percezione di tensione, quella che da tifoso non lo ha mai abbandonato per una rivalità sentita fino in fondo e che a volte gli ha anche condizionato prestazioni in campo. Per questo motivo in questa settimana ha battuto tanto sull’aspetto mentale e psicologico della partita. In primis perché tutta la squadra sente il derby e quel mix di passione, adrenalina e pressione che induce quel clima rovente all’Olimpico. Ma poi perché la Roma è reduce da quattro derby senza vittorie: tre sconfitte e un pareggio negli ultimi due anni, un fattore che non ha certo sottovalutato De Rossi nella preparazione del big match. «Dovete sentire la pressione, ma nella maniera giusta. Dovete rispettare questa partita, ma non temerla». Indicazioni, incoraggiamenti e suggerimenti ai suoi ogni giorno durante l’allenamento, per alzare il morale e caricare i giocatori, già a dir la verità con tanta voglia di riscatto dopo la pessima figura del derby di coppa Italia e che aveva anche incrinato i rapporti - per la prima volta negli ultimi due anni e mezzo - tra squadra e tifoseria.  

 Il lavoro di De Rossi in campo 

Lo slogan, promosso anche da De Rossi, è «per la Champions, per la gente». Il tecnico sta lavorando tanto sulla testa dei giocatori, aiutato dai senatori e specialmente da Pellegrini che ha tanta voglia di riscattarsi dopo un filotto deludente di stracittadine e di ritrovare il gol contro la Lazio che manca da quello splendido di punizione realizzato nel marzo del 2021. DDR - questa mattina alle 10.30 in conferenza - vuole una Roma tosta mentalmente, che lotta sulle seconde palle, che pressa, che non lascia spazio alle incursioni avversarie. Ha lavorato tanto in questi giorni, più sulla tattica che sulla parte atletica: la Roma dovrà essere sciolta e fluida, consapevole dei propri mezzi e della possibilità di cominciare al meglio questo ciclo di fuoco tra Serie A ed Europa League. De Rossi vuole una vittoria per la Roma e per prendersi in mano il proprio destino. 


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