Un fulmine a ciel sereno, una brutta sorpresa nel giorno della ripresa degli allenamenti. I giocatori della Roma sono rimasti scioccati dalla mossa della società di esonerare Daniele De Rossi dopo appena quattro partite di campionato e un percorso che ancora non reputavano di certo compromesso. Il pareggio di Marassi è stato una beffa per quel gol preso all’ultimo minuto, ma frutto di una errore tecnico e non certamente tattico, quindi legato a ciò che era stato studiato nel corso della settimana a Trigoria. E di certo quel rigore non concesso sul fallo di Dybala ha gridato vendetta nello spogliatoio perché avrebbe indirizzato la partita. Così come quello non assegnato allo scadere contro l’Empoli che avrebbe quasi certamente evitato il ko all’Olimpico. Prima il Cagliari, con una squadra in costruzione, poi un pareggio allo Stadium che sicuramente non può essere visto in maniera negativa. Insomma, la mossa di mandare via De Rossi a inizio lavori (visto che si parlava comunque di un progetto triennale, cominciato in sostanza a settembre, a mercato chiuso) ha lasciato tanti, tantissimi, punti interrogativi tra i calciatori.
De Rossi, lo shock dei giocatori
Specialmente nei senatori che più di tutti si sono legati al tecnico e che lo hanno seguito in questa avventura alla guida della Roma. Lorenzo Pellegrini è rimasto a bocca aperta quando, arrivato al Fulvio Bernardini, ha appreso la notizia parlando proprio con De Rossi e i componenti del suo staff. Si può dire lo stesso di Mancini, altro elemento con cui il tecnico ha stretto un legame piuttosto importante, sicuramente vero e fatto anche di confronti. Entrambi i giocatori hanno chiesto spiegazioni alla società (e quanto sembra ci sarebbe stato anche un confronto piuttosto acceso), sia sul motivo dell’esonero sia - legittimamente - sulla scelta di chiamare Juric. La linea dirigenziale è stata chiara: la decisione è stata puramente tecnica e basata sui risultati. La squadra è reputata forte e il club ha deciso di correggere la rotta immediatamente. Per quanto riguarda l’arrivo di Juric, per la Roma è un tecnico forte, preparato e con “gli attributi”. In serata il post del capitano: «Grazie per tutto quello che sei stato con me... un punto di riferimento da quando ero piccolo, un compagno e amico, un capitano, un mister. Ti voglio bene Daniele».