© AS Roma via Getty Images Juric, le cinque mosse per la svolta: i dettagli
Roma, i nuovi acquisti
Su undici giocatori acquistati in estate, al momento soltanto Dovbyk è titolare fisso. Il che significa che Juric sta considerando di più la vecchia guardia rispetto a chi è stato preso proprio per alzare l’asticella qualitativa e tecnica della squadra. Il primo obiettivo dovrà quindi essere quello di cercare di far crescere i nuovi arrivati e di inserirli progressivamente in pianta stabile - chi più, chi meno - nell’undici titolare. Da Soulé, pagato 30 milioni, a Dahl - riserva misteriora di Angeliño - passando per Le Fée, Koné (che si sta alternando con Pisilli) fino ad Abdulhamid e i difensori: c’è bisogno di tutti per riuscire a essere competitivi tra campionato, Europa League e Coppa Italia.
Roma, Juric attende Hermoso e Hummels
E a proposito dei difensori, adesso il tecnico dovrà decidere come utilizzare Hermoso e Hummels, gli “H2” prelevati in extremis da parametri zero e ora ansiosi di mostrare il loro valore con la nuova maglia. Hermoso ha giocato ma dimostrando di non essere totalmente in condizione. Ha faticato in alcune gare mentre in altre gli è stato preferito Angeliño da braccetto dei tre difensori centrali. Lo spagnolo avrà questi dieci giorni per continuare a spingere in allenamento e migliorare la propria forma. Così come Hummels, fin qui zero minuti, che scalpita e vuole tornare a giocare. Entrambi darebbero qualità ed esperienza al reparto, ma più in generale alla squadra. Sia in Serie A che nelle coppe.
Roma, il recupero degli infortunati e il focus sugli attaccanti
Problemi sulle fasce, evidenziati dallo stesso Juric. Il tecnico ha ritrovato Zalewski ma ha perso El Shaaawy (stiramento al polpaccio), ancora non si sa per quanto. Senza contare poi il ko di Saelemaekers (rientrerà dopo la sosta di novembre). Juric aspetta gli infortunati, ne ha bisogno per poter sfruttare l’intera rosa tra le tre competizioni e avere energie fresche per il suo gioco aggressivo. Il ritorno di Le Fée, che si sta allenando con un tutore al ginocchio, può aiutarlo nelle scelte in mezzo al campo. Più giocatori, ma anche più qualità in campo. Soprattutto in attacco. La Roma crea tanto ma segna poco, e questo emerge dai numeri. In sette gare di Serie A ha effettuato 118 tiri (più di tutti in campionato) centrando la porta 34 volte ma segnando solo in 8 occasioni. In sostanza la Roma impiega mediamente 14,75 tiri per segnare. Non il massimo. Per questo Juric dovrà migliorare questo fondamentale, indispensabile per gli obiettivi prefissati. E sempre per questo motivo Dovbyk deve essere sempre più al centro del progetto. Quattro gol nelle ultime sei partite, Juric vuole costruire una squadra che giochi per lui, che lo metta nelle migliori situazioni per segnare. È una priorità, così come quella di ritrovare il feeling con i tifosi. Per quello servono i risultati e Juric lavorerà per raggiungerli.
