Filosofia
Dal punto di vista tattico la difesa a tre è un mantra che la Roma condivide ormai da 6 anni con l’autorevole candidato alla panchina. Chiaramente con Gasperini cambiano i concetti in termini di aggressività e movimenti, con l’uomo contro uomo che Juric a modo proprio aveva provato a reintrodurre a Trigoria. Il fi glioccio Ivan non ha resistito a lungo ma il maestro Gasp ha dimostrato nel tempo di sapersi evolvere per risultare meno prevedibile agli occhi degli avversari: nell’ultima stagione per esempio ha proposto l’idea di un centrale difensivo d’assalto, che accompagnasse l’azione fi no all’area di rigore. Questo ruolo sembra perfetto proprio per Mancini. O per Angeliño, se dovesse tornare a occupare una casella del terzetto. Nel mezzo invece Koné e Pisilli sono ottimi interpreti potenziali del calcio di Gasp. Un po’ meno Paredes, che peraltro continua a flirtare con il Boca. Saelemaekers, se rimarrà, è un esterno azzeccatissimo. Soulé deve imparare a giocare per la squadra ma ha potenziale. E Dovbyk? Gasperini fa segnare sempre tutti i centravanti. Magari l’ucraino approfi tterà dell’occasione.