Dybala: "Combatto per la mia Roma"

L’argentino racconta il recupero dalla lesione: "Ho fatto di tutto per giocare contro il Torino"
Jacopo Aliprandi
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ROMA - Una corsa contro il tempo non solo per rientrare tra i convocati dell’Argentina per i Mondiale, ma anche per essere a disposizione di Mourinho almeno nell’ultima partita della Roma prima della sosta. Obiettivi raggiunti, soprattutto per la felicità dello Special One che lo ha potuto inserire negli ultimi venti minuti della gara contro il Torino, risultando decisivo per svegliare la squadra e riuscire a strappare il pareggio in extremis. Quei venti minuti in campo sono stati resi possibili da un lavoro estenuante per recuperare dalla lesione al retto femorale subita appena un mese prima, un segnale di grande attaccamento alla Roma e al tecnico che lo ha fortemente voluto in estate per dare maggiore qualità alla Roma. Paulo per Mou è la luce, per Dybala la Roma è diventata una casa e una causa da perseguire dopo aver sentito tutto l’affetto dei tifosi nei suoi confronti e la forte volontà del club di puntare su di lui, sia al momento della trattativa sia durante l’infortunio: «Ho fatto di tutto per giocare l’ultima sfida con la Roma, ho parlato con Mourinho e durante la settimana che portava alla sfida col Torino mi ha chiesto come stessi - ha dichiarato Dybala nella sua intervista all’emittente cinese Zhibo TV -. Io gli ho risposto che se avesse avuto bisogno sarei stato a disposizione. Sono entrato in campo, mi sono sentito bene e la mia prestazione è stata positiva. E quella partita giocata ha portato anche alla convocazione con l’Argentina».

Feeling

Insomma, il suo sbarco in Qatar è arrivato grazie a un grande lavoro portato avanti in quelle settimane, tra fisioterapia, riabilitazione e un intenso allenamento non solo sulla zona lesionata ma anche per mantenere un buono stato di forma: «La Roma ha svolto un ruolo fondamentale nel mio recupero, anche loro volevano che ci fossi nell’ultima partita di campionato. Quando mi sono infortunato ho avuto paura perché sapevo che il tempo a disposizione per recuperare era poco e la lesione era seria. Fortunatamente ho avuto a disposizione lo staff della Roma che lavora benissimo e che si è coordinato sempre con i medici dell’Argentina. Sono stati giorni di grande sforzo nei quali ho potuto dedicare poco tempo alla famiglia e alla mia ragazza, ma il sogno di recuperare era troppo grande. Il mio sacrificio è servito e sono felice».

Legame

Dybala nell’intervista ha sottolineato soprattutto il legame con Mourinho e un rapporto con la Roma sempre più stretto. «Ho fatto di tutto per recuperare e aiutare la squadra contro il Torino». Perché è vero che Paulo voleva raggiungere a tutti i costi il Mondiale, ma è anche vero che non ha mai snobbato la Roma, cercando di tornare in primis per essere a disposizione del suo club: «Mi sono allenato duramente per essere al 100%, e ce l’ho fatta lavorando molto anche con Mourinho con il quale ho un bellissimo rapporto». Insomma, chi aveva visto nella scelta di Dybala di sbarcare a Roma solamente una tappa intermedia per rilanciarsi e poi puntare un club più blasonato, con il passare dei mesi si sta ricredendo. Anche perché tra Dybala e la Roma c’è una grande sintonia, e che va anche oltre il calcio, come dimostra la sua esultanza: «Sono un fan dei film dell’antica Roma, li vedo sempre, per questo penso che bisogna scendere in campo e lottare come nella vita reale, perciò festeggio i miei gol con una maschera, quella che indossavano i gladiatori nei combattimenti». Terminata l’avventura in Qatar, Paulo potrà nuovamente vestire i panni del condottiero romano per aiutare Mourinho a migliorare la stagione. Servirà tutta la sua qualità per riuscire nell’ennesimo obiettivo e per consolidare ulteriormente il suo legame con la Roma.


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