Dybala, dalla Croazia alla Croazia: Paulo e quel sogno realizzato

L'attaccante della Roma, nel 2018, aveva giocato solo una partita al Mondiale ed era arrivato un ko. Stasera, contro gli stessi avversari, ha chiuso il cerchio
Dybala, dalla Croazia alla Croazia: Paulo e quel sogno realizzato
Chiara Zucchelli
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Dalla Croazia alla Croazia. Ci sono storie destinate a scrivere il destino di ognuno di noi, anche quando qualcosa di più grande si sta compiendo. Comunque vada, quella di domenica sarà la finale dell'Argentina di Leo Messi. E poi, solo poi, di tutti gli altri. Tra quegli altri c'è Paulo Dybala: protagonista nella Juventus fino a qualche mese fa, che l'ha mandato via senza eleganza né riconoscenza. Protagonista nella Roma, che lo ha preso a parametro zero ma quello che non ha speso di cartellino l'ha speso in termini di ingaggio e di amore. Per i tifosi Dybala è stato, da luglio, il re. Un amore incodizionato, che non ha vacillato neppure nelle scorse settimane quando sembrava che l'argentino pensasse più al Mondiale che al club. Non era vero, perché Dybala sapeva bene quanto una cosa fosse collegata all'altra. Semplicemente: stare bene con la Roma gli poteva consentire di scalare posizioni in nazionale dove, come logico, non era un titolare quando era al top e non poteva esserlo ora, che rientrava da un infortunio, ed era in bilico persino la convocazione. Ma per Dybala era importante esserci, far parte del gruppo e questo ha fatto, visto che fino a questa sera non aveva giocato neppure un minuto. Poi, però, qualcosa è cambiato.

Dybala dalla Croazia alla Croazia

E il cerchio si è chiuso. Prima del quarto d'ora di oggi, con l'Argentina già sicura della finale e già in festa, Dybala infatti aveva giocato, in un Mondiale, appena 25'. Era il 21 giugno del 2018 e la nazionale di Messi stava perdendo 1-0, salvo poi crollare nel finale e chiudere sotto di 3 reti. L'avversaria era la Croazia. Fino a quel momento, per Paulo, il Mondiale aveva quindi il volto di Rebic, Modric e Rakitic, che gli regalarono una delle serate più amare della sua carriera. Stasera ha messo in pari i conti: non sarà (almeno per ora) il protagonista del sogno argentino, ma è stato protagonista del suo. Della sua storia e del suo destino. Dalla Croazia alla Croazia, dalle lacrime russe ai sorrisi del Qatar, davanti alla mamma, alla fidanzata e ai nipoti, Paulo ha chiuso il cerchio


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