Nicola resta a Salerno per volare come gli Angeli di Vasco

La brusca interruzione del rapporto fra la Salernitana e Sabatini che assieme al tecnico ha costruito la strepitosa salvezza campana, non ha condizionato la scelta di Davide. E basta cliccare il video che l'allenatore ha postato sui social per comprendere le ragioni di un uomo che Salerno non finirà mai di apprezzare
Nicola resta a Salerno per volare come gli Angeli di Vasco
Xavier Jacobelli
3 min

La scelta non poteva essere più provvida e, al tempo stesso, più significativa per la Salernitana e per i suoi tifosi, ancora scioccati dalla rottura fra Iervolino e Sabatini. Per comprendere le ragioni che hanno indotto Davide Nicola a onorare il contratto sino al 2024, sottoscritto già la settimana scorsa, è sufficiente cliccare sul video postato dall'allenatore sui social. Ritrae Davide all'Arechi, la notte della salvezza, mentre inanella uno, due, tre giri di campo davanti a un pubblico ebbro di felicità, come se quel momento non dovesse finire mai. Colonna sonora: "Gli angeli" di Vasco Rossi. Una scelta nient'affatto casuale per un signore che riesce sempre a comunicare al mondo ciò che prova, nel modo migliore, nella gioia e nel dolore, essendo un uomo di sentimenti veri. Come le parole della canzone che ha scelto per accompagnare le immagini.

"Non si può tornare giù"

Esse dicono tutto della pazzesca rimonta salernitana, consegnata agli annali del nostro calcio per il modo e per la determinazione che hanno scandito ciò che da impossibile è divenuto clamorosamente possibile. "Non si può spiegare qui/ Hai una sorpresa/Che neanche te lo immagini/ Dietro non si torna/ Non si può tornare giù/ Quando ormai si vola/ Non si può cadere più/ Vedi tetti e case/ E grandi le periferie/ E vedi quante cose/ Sono solo fesserie/ E da qui, e da qui/ Qui non arrivano gli angeli/ Con le lucciole e le cicale/ E da qui, e da qui/Non le vedi più quelle estati lì/ Quelle estati lì/Qui è logico/ Cambiare mille volte idea/ Ed è facile/ Sentirsi da buttare via/ Qui non hai la scusa/ Che ti può tenere su/ Qui la notte è buia/E ci sei soltanto tu". Crotone, Genoa, Torino, Salerno, quattro salvezze, quattro imprese: le tappe del lavoro di Nicola sono marchiate con la volontà di andare oltre ogni ostacolo perché, se la fede smuove le montagne, la passione le spinge.

#Semprealmassimo

Bene ha fatto la Panini nell'attribuire a Davide la 'Figurina d'Oro', con quell'hashtag #semprealmassimo che riassume l'insieme di valori in cui si riconoscono anche i collaboratori del tecnico, rimasti con lui alla Salernitana: Federico Barni, Simone Barone, Manuele Cacicia, Gabriele Stoppino. Ricordo il primo incontro con Nicola, poco più di cinque anni fa, sul campo di Steccato di Cutro, dove si allenava il suo Crotone, all'epoca ultimo in classifica dopo avere racimolato soltanto 9 punti nel girone d'andata. Al ritorno ne totalizzò 25, di cui 20 fra aprile e maggio, salvandosi all'ultima giornata, come sarebbe successo alla Salernitana. Quel giorno, a Steccato di Cutro, Davide mi disse: "Tutti dicono che siamo spacciati, che non ci salveremo mai, che non abbiamo speranza, che non ci salveremo mai. Io, invece, guardo i miei giocatori mentre si allenano e capisco che ce la faremo. La gloria maggiore di un uomo non risiede nei suoi errori, ma nella sua capacità di risollevarsi ogni volta che cadiamo". Steccato di Cutro-Salerno, tutto si tiene.


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