Liverani, il compito più difficile: come rivoluzionare la Salernitana

Dalla difesa a tre si dovrebbe passare ad una linea a quattro. A San Siro esordirà anche Manolas
Franco Esposito
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Il secondo ribaltone stagionale viene ufficializzato in tarda mattinata: prima l’esonero di Pippo Inzaghi, poi l’ingaggio di Fabio Liverani, che oggi alle 12,30 terrà all’Arechi un’attesa conferenza stampa. Accanto a lui ci saranno l’amministratore delegato Maurizio Milan ed il direttore generale Walter Sabatini. Tocca all’ex allenatore di Parma, Lecce e Cagliari provare a salvare la Salernitana. Un obiettivo molto difficile, ma non impossibile. Il presidente Iervolino ed il dg Sabatini si concedono un’ultima chance, anche per dare un senso alla rivoluzione invernale. Con Inzaghi la squadra campana è finita su un piano inclinato: un punto nelle ultime sei gare e soprattutto tante difficoltà quando si è trattato di fare la partita. «Mi piace fare le battaglie esiziali con chi scelgo io», disse Sabatini nel giorno del suo ritorno a Salerno. Qualche settimana dopo, per dare fiducia a Pippo Inzaghi, esclamò: «È l’uomo giusto per condurre queste battaglie». Ma i punti non sono arrivati. La vittoria di Verona ha illuso tutti, un lampo in una serie di risultati negativi. È vero, contro Milan, Juve e Napoli le prestazioni ci sono state, ma i punti no, tutti sfumati nel finale di partita. Quando la squadra campana ha dovuto fare la gara, si è puntualmente incartata finendo per dare campo all’avversario, che ha sfruttato errori individuali e fragilità tattiche. Le tante assenze non hanno aiutato Inzaghi, che contro l’Empoli ha, però, fallito la partita più importante dell’anno con un approccio molto timido. Per l’allenatore piacentino appena 10 punti in 16 partite con una media di 0,6, superiore a quella di Sousa (3 punti nelle prime otto giornate) ma comunque insufficiente per salvarsi. Ecco allora l’ingaggio di Fabio Liverani, che Sabatini conosce molto bene. Per lui un contratto di cinque mesi con probabile rinnovo automatico in caso di salvezza.

Salernitana, cosa cambia con  Liverani

Dalla difesa a tre si dovrebbe passare ad una linea a quattro, assetto che Liverani ha sempre preferito nella sua carriera. Il neo allenatore della Salernitana ha spesso utilizzato il 4-3-3 o il 4-3-1-2. Inoltre, predilige l’impostazione dal basso, limitando il lancio lungo alle situazioni di emergenza. I rinforzi arrivati a gennaio consentono a Liverani di schierare la squadra con la linea a quattro. Zanoli e Pierozzi hanno rimpinguato la batteria dei terzini, poi ci sono Sambia e Bradaric. Quest’ultimo mancherà venerdì al Meazza in quanto, già diffidato, è stato ammonito nel match con l’Empoli. A San Siro esordirà Manolas, che potrebbe far coppia con Boateng al centro del pacchetto arretrato. La squadra riprenderà a lavorare nel pomeriggio. Pirola ha accusato di nuovo un problema muscolare, pare una recidiva del precedente infortunio da cui era appena rientrato. Da valutare le condizioni di Fazio e Pasalidis. Gyomber è sicuramente out. A centrocampo, il rientro di Lassana Coulibaly consentirà a Liverani di giocare con un play e due mezzali, dando fiducia a Maggiore e Basic. Incerta la composizione dell’attacco. I trequartisti abbondano, come pure gli esterni offensivi dopo gli arrivi di Gomis e Vignato. Se la Salernitana giocherà con un tridente puro o con un rifinitore alle spalle di due punte lo scopriremo nei prosimi giorni.


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