Vicenda Dia
Col gruppo non c’è Dia, messo ai margini della rosa dopo il rifiuto di scendere in campo nei minuti finali di Udinese-Salernitana. E ieri mattina la Salernitana ha depositato al Collegio Arbitrale della LNP - Serie A l’istanza di arbitrato contro il calciatore senegalese. La novità, oltre alla decisione di metterlo fuori rosa, è la richiesta di un’azione risarcitoria di 20 milioni, una cifra che rappresenta il costo di Dia in questa stagione tra pagamento del prestito oneroso, riscatto dal Villareal e gli stipendi. L’addebito riguarda primariamente il rifiuto del calciatore di scendere in campo a Udine nei minuti finali, che costituirebbe grave inadempimento contrattuale. Ma il pool di legali del club campano, composto dai professori Sica e Fimmanò e dall’avvocato Chiacchio, nell’istanza non ha trascurato il comportamento recidivo del giocatore, che già a settembre scorso fu multato (non fu convocato per la gara di Lecce) per aver simulato problemi fisici per non allenarsi. La multa di 30mila euro circa (il 15% della retribuzione lorda mensile) fu poi dimezzata dopo il ricorso del calciatore. In quella circostanza il Collegio accolse le ragioni della Salernitana, ma rideterminò la multa. Stavolta la Salernitana chiede la decurtazione del 50% dello stipendio di Dia fino a giugno (quattro mensilità) ed il risarcimento del danno determinato dal fatto che il valore di mercato dell’attaccante calerà vistosamente per tutti questi suoi comportamenti che ne hanno determinato l’esclusione dalla rosa. Secondo la Salernitana ci sarebbe un disegno del giocatore di sottrarsi alle prestazioni. La società campana ha indicato come proprio arbitro il professor Ferruccio Auletta.
Salernitana, questione societaria
Ieri sul tema societario si è espresso il sindaco di Salerno, Napoli: «Seguiremo tutto con attenzione e daremo il nostro contributo, se richiesto, in termini di idee e suggerimenti».
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