Salernitana in crisi, si ripensa a Pippo Inzaghi

L'ex allenatore non ha lasciato la città. Foggia o Taibi come probabili ds: le prossime ore saranno decisive
Salernitana in crisi, si ripensa a Pippo Inzaghi© ANSA
Franco Esposito
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Pippo Inzaghi in panchina e Foggia o Taibi come ds? La Salernitana lavora per intrecciare presente e futuro. Non essendo fine stagione, definire la situazione non è facile. Ma il presidente Iervolino ci sta provando. «Nelle prossime ore decideremo», aveva detto l’ad Milan subito dopo la sconfitta con il Lecce. Inzaghi, che al momento vive a Salerno, è stato contattato già sabato sera e resta in attesa di sviluppi. Il club granata, lo ha detto chiaramente proprio Milan, non è contento neppure di Sabatini. Il nodo, quindi, sembra essere questo. L’eventuale ritorno di Inzaghi non è ovviamente compatibile con la permanenza di Sabatini. SuperPippo non ha dimenticato le parole del dg nella sua prima conferenza stampa a dicembre, quando il dirigente umbro esplicitamente disse che certe battaglie avrebbe preferito farle con uomini scelti da lui. Allora Sabatini pensava a De Rossi, poi Inzaghi vinse a Verona e si prese tempo. «Su Inzaghi ho puntato, poi Sabatini ha voluto mandarlo via», ha dichiarato Iervolino al Corriere dello Sport-Stadio. 

Le condizioni per tornare: Pippo Inzaghi pronto

Per dare un senso a questa pessima stagione sarebbe opportuno iniziare già adesso a programmare, per quanto è possibile, la prossima provando a chiudere il campionato in corso con dignità. Se la scelta ricadrà su Inzaghi, bisognerà allungargli il contratto di un anno ed affiancargli un direttore sportivo che possa lavorare in sintonia con il tecnico piacentino. Pasquale Foggia e Massimo Taibi sono i nomi più scontati, con il primo, peraltro ex calciatore granata, che già in passato era stato sondato dalla Salernitana e che avrebbe un buon vantaggio. In questo modo la società campana darebbe un segnale ben preciso sul futuro. 

Lo scenario per il futuro

La sosta di campionato facilita la situazione. La squadra dovrebbe riprendere ad allenarsi domani pomeriggio, dunque c’è il tempo per decidere. Da capire come si arriverà al divorzio con Liverani e Sabatini, se cioè si formalizzerà un esonero o se uno dei due si dimetterà. La risposta data da Liverani nella conferenza stampa prima del match con il Lecce, in merito all’impiego a Cagliari di Fazio e Manolas («ci eravamo allenati per stare a trenta metri dalla porta, non a sessanta»), aveva fatto intuire come la squadra o parte di essa non credesse più nel lavoro del tecnico romano. Se poi a ritroso si va a Udine e alla dichiarazione di Liverani sulla vicenda Dia, si percepisce che varie cose non andavano e non sono state ben gestite. Ora, dunque, sulla scorta degli errori commessi, è giunto il momento di voltare pagina. Farlo con la squadra in caduta libera ed a 9 giornate dal termine è un’operazione complessa e per certi versi anche coraggiosa. Ma l’unica possibile. Un traghettatore interno avrebbe il significato di rimandare tutto a fine campionato, col rischio di peggiorare la situazione e quindi il rapporto con l’ambiente in questo scorcio finale di stagione. 

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