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GENOVA - "Conoscevo già cosa volesse dire giocare qui con la Sampdoria, la scelta è stata semplice". Così Manolo Gabbiadini, ai microfoni di Dazn, dopo il suo ritorno in maglia blucerchiata: "Sono qui da poco - ammette l'attaccante - ma la squadra gira bene e devo entrare velocemente nei sincronismi del gruppo. Giampaolo? Gioca in un modo che mi piace molto, anche se non l'ho sentito prima di arrivare a Genova, non serviva. Penso di essere sempre me stesso senza cambiare. Sono cresciuto perché ho 4 anni d'esperienza in più: 2 anni al Napoli dove ho giocato le coppe e 2 in Premier al Southampton, poi mi sono sposato ed ho un figlio, ora sono più esperto. L'Inghilterra? Mi ha fatto crescere sotto il punto di vista umano, giocare in Premier è sempre stato un sogno. Dopo 20 giorni lì ho giocato in uno stadio come Wembley in una finale contro il Manchester United, dove eravamo sotto 2-0 e poi l'abbiamo recuperata, perdendo poi immeritatamente, ma ricordo le grandi sensazioni. Il gol al derby? Quando vedi la gradinata che scende e il boato è incredibile, per i genovesi è importante e bisogna vincerlo per avere la supremazia cittadina, ma è importante anche per noi".