Locatelli: "Pronto per una big".  E su Pirlo...

Parla il gioiellino neroverde: i sogni, la Nazionale, il futuro e i suoi idoli: "Ora voglio giocare in Champions"
Locatelli: "Pronto per una big".  E su Pirlo...
Andrea Ramazzotti
2 min

Si sente pronto per giocare con la maglia di una grande. Anche a costo di andare all’estero. Manuel Locatelli dentro di sé è convinto che la sua carriera sia vicina a una svolta. Non perché due settimane fa in Bulgaria, con la maglia azzurra, ha segnato un gol pesantissimo, tra l’altro il suo primo con la Nazionale, ma perché il rendimento avuto in questo e nello scorso campionato è stato tanto importante da catturare le attenzioni di diversi grandi club tra i quali la Juventus, l’Inter e almeno un paio di società straniere (Manchester City e l’Atletico Madrid). Nelle sue parole, però, non c’è un fi lo di presunzione: è sempre lo stesso ragazzo innamorato del pallone che a 16 anni ha iniziato ad allenarsi nel Milan guidato da Allegri. Allora aveva il sogno di debuttare in Serie A e di diventare un calciatore professionista. Missione compiuta. Con il passare del tempo di obiettivi ne ha centrati altri e la prossima estate spera di raggiungerne un altro vincendo l’Europeo. 

Locatelli, se ripensa alla stagione che lei e il Sassuolo avete vissuto finora, che giudizio dà?

"Per la qualità che abbiamo in rosa, in certe partite potevamo fare di più. Siamo una bella squadra, giochiamo bene e ci siamo conquistati con merito un posto di prestigioso in classifica. Ora però l’obiettivo è chiudere il campionato all’ottavo posto". 

Entrare in zona Europa era davvero impossibile?

"Non credo, ma le prime sette stanno andando forte, mentre noi in alcune partite potevamo fare di più. Mi vengono in mente la sconfitta contro il Toro quando stavamo vincendo 2-0, una vera disfatta, ma abbiamo buttato via punti anche contro il Parma e contro lo Spezia in casa"

A San Siro con l’Inter, invece, non vi sono bastati il 70% di possesso e il doppio delle conclusioni rispetto ai nerazzurriper evitare il ko

"Il rammarico per quel risultato è grande. Ho visto la partita dalla tv e un episodio dubbio (mancato rigore concesso su Raspadori, rete del 2-0 dell’Inter sul ribaltamento di fronte, ndr) ha cambiato il match. Potevamo e dovevamo essere più concreti, anche se di fronte avevamo la formazione che vincerà lo scudetto".

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