Federica Lodi racconta la Spal: «Entusiasmo e voglia di lottare»

Uno dei volti del calcio di Sky racconta l'avventura ferrarese: «Città e tifosi meritano questa occasione, società attenta e scelte oculate»
Federica Lodi racconta la Spal: «Entusiasmo e voglia di lottare»© ANSA
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L'ultima volta in A lei non c’era. «Ma mio papà ha visto quella Serie A...», dice subito per delimitare i confini del cuore. Federica Lodi è nata a Cento, Ferrara la sua culla, le prime esperienze, il lavoro, la passione sportiva tra pallavolo e il calcio. E’ uno dei volti più apprezzati di Sky Sport, in questa stagione conduce gli studi pre e post partita della Premier League, ma oltre alle prestazioni delle stelle del campionato inglese - a proposito nell’October Best di Sky Sport, in primo piano nel week end il big match tra Liverpool e Tottenham, domenica 22, ore 17, Sky Sport 3 HD - lei dedica attenzione appena può anche alla Serie A. Ovviamente sa tutto neanche a chiederglielo, non solo perché è il suo mestiere, ma perché lei da quelle parti è nata, cresciuta, ha gli amici anche se oggi casa sua è a Milano. «Lo scorso campionato è stato pazzesco - sottolinea la Lodi - Tutto. Vedo un bel clima, affiatamento ed entusiasmo». Che parlando di una matricola è bene non manchi mai. Lei aggiunge: «La città, i tifosi meritano questa opportunità, che va sfruttata nel miglior modo possibile. Hanno voglia di lottare e di crederci, è l’ingrediente principale Nessuno nasconde le difficoltà, ma bisogna essere costruttivi. La bellezza della Spal sta nel progetto, come è stato costruito, anche se sembra che tutto sia arrivato insieme. In realtà sono state fatte scelte oculate e attente da parte della proprietà, la famiglia Colombarini e poi condivise dal presidente Mattioli, dal ds Vagnati. Niente è arrivato per caso. Mattioli adora tutti i ragazzi delle giovanili e li conosce tutti, uno per uno».

NUOVO INIZIO. L’ha vista contro il Milan nell’infrasettimanale a settembre, la Spal giocava a San Siro, l’anno scorso è riuscita a seguire 3-4 partite tutte finite benissimo, quello è stato un campionato trionfale. «Direi pazzesco, un sogno che si realizzava per loro. E’ come se la piccola Spal non ci fosse più, ma c’è da lavorare. Lo sanno. Assolutamente. Non hanno alternative, ma credo neanche voglia e interesse ad adagiarsi. Sarà una stagione intensa, sono nuovi, si scontrano con grandi squadre. Ma hanno fiducia e non si arrenderanno. Contro il Bologna nel derby c’è stata delusione, ma c’è anche consapevolezza di quel che serve e di quel che c’è da fare. Adesso arriva la partita con il Sassuolo che è già fondamentale, anche solo per riacquistare certezze». L’obiettivo è la salvezza senza soffrire, Semplici guiderà la matricola con una ossatura praticamente tutta italiana al traguardo. Ogni partita è come se fosse un nuovo inizio, si riparte e si prova a ottenere tutto quel che c’è. «Racconto un aneddoto. L’anno scorso alla presentazione i tifosi chiesero alla società la promozione. E alla fine è arrivata davvero. Quest’anno hanno chiesto l’Europa...». Già, a Ferrara ogni favola sembra un gioco.

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