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TORINO - Doveva essere la solita conferenza stampa pre gara, dove si parla tanto di campo e poco di mercato. Invece è proprio la campagna di rafforzamento il tema più caldo in casa Torino. Il tecnico Ivan Juric, infatti, ha svelato di non essere stato a conoscenza della politica di "austerity" del club granata. Pur non tirandosi indietro di fronte alla sfida: non sarebbe stato da lui. L'analisi di Juric è partita proprio dalla situazione della Fiorentina, prossimo avversario in campo dei granata: "La Fiorentina - ha sottolineato Juric - ha fatto meglio rispetto al Toro negli ultimi due anni. Loro hanno preso la strada degli investimenti, noi cerchiamo di tagliare i costi a prescindere dalle due salvezze all’ultimo. È legittimo, abbiamo perso molti soldi, ma io e lo staff non eravamo a conoscenza di questa austerity. Sono rimasto sorpreso. La situazione è questa, non lo sapevamo ma è stimolante. È la più stimolante che ho mai avuto: pur avendo perso giocatori importanti e con giocatori che hanno fatto male ultimamente, oltre a prendere solo prestiti, è una sfida allucinante. Questa è la situazione, lo accetto ma non ne ero a conoscenza".
"Bremer non ci sarà"
L'attenzione, però, è tutta sul campo. La formazione anti Fiorentina, in alcuni elementi, è praticamente obbligata: "Mi è piaciuto Aina - ha ammesso Juric riferendosi alla gara con l'Atalanta - mentre Ansaldi è un po’ indietro di condizione: giocherà Aina che ha fatto passi in avanti, spero che cresca ancora. Bremer non ci sarà: è un grosso problema, dovremo arrangiarci. Di fronte avremo Vlahovic, ma non posso confermarla. Abbiamo concesso pochissimo all’Atalanta, abbiamo preso un gran gol da Muriel e sul secondo non volevamo prenderlo. Izzo? Vedo meglio Djidji, con l’Atalanta ha fatto bene. Armandino avrà il suo spazio e migliorerà, lo vedo bene e non ci sono polemiche". Chiusura su Belotti: "Non andrà via - assicura Juric - mi ha dato parola che rimane e che è il capitano. Si è anche allenato con il dolore: rimane al 100%.