Udinese, Llorente si presenta: "Qui per l'organizzazione fantastica del club"

Il centravanti ex Napoli: "La classifica non è quella che ci si augurava a inizio campionato, ma i margini per migliorare sono ampi. Voglio dare un contributo importante"
Udinese, Llorente si presenta: "Qui per l'organizzazione fantastica del club"
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UDINE - Fernando Llorente, ultimo acquisto dell'Udinese proveniente dal Napoli, ha detto le sue prime parole da giocatore bianconero al sito del blub: "Con Gotti abbiamo parlato di calcio e mi sono messo subito a disposizione. Ieri c’è stato il primo allenamento e mi sono subito trovato benissimo in gruppo". Per il navarrino, la lotta per la salvezza è una novità: "Ho auto la fortuna di vivere situazioni difficili, sono quelle che ti fanno migliorare e crescere. Se prediligo un modulo? No, sono abituato ad adattarmi. Con il 3-5-2, per esempio, ho giocato anche nella Juve, l’importante è giocare con continuità". In Friuli Llorente ttroverà il connazionale Deulofeu: "Ho avuto tempo di parlare con lui e sicuramente avremo modo di parlare ancora molto. Abbiamo già giocato assieme, è un gran giocatore che purtroppo ha avuto problemi di infortuni. Non è facile recuperare da queste situazioni ma sta lavorando durissimo". Si parla poi dei suoi gol: "Quello al Manchester City col Tottenham è stato importante, ma ne ho fatti parecchi anche con l’Athletic Bilbao, con la Juve… Un po’ dappertutto".

Sui motivi che lo hanno spinto ad abbracciare il progetto dei Pozzo: "L’organizzazione fantastica di un club che si prende molto cura dei giocatori. Ho parlato anche con Pereyra che è un amico e ho conosciuto nella parentesi alla Juventus, con De Paul e Deulofeu. Tutti mi hanno parlato molto bene dell’Udinese e mi hanno convinto. La situazione attuale della squadra non è quella che ci si augurava a inizio campionato, ma i margini di miglioramento sono molto ampi e spero di dare un contributo importante". Sulle porte chiuse: "A me il pubblico dà carica, non pressione. I tifosi mancano tanto, il calcio ha bisogno di loro. Non vediamo l’ora di tornare a una vita normale".


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