
Biancolino lo aveva detto la notte del 24 gennaio, dieci minuti dopo avere saputo dal ds Aiello che era riuscito a convincere il Trapani a mollare Facundo Lescano, dinanzi a un assegno di 900mila euro. «Lescano e Patierno insieme possono fare la storia». Ed ha avuto ragione rispetto a quanti sostenevano che i due attaccanti non potessero convivere. Coi loro gol, Patierno e Lescano hanno accompagnato l’Avellino verso la promozione diretta.
La coppia per sognare
Neanche il tempo di indossare la nuova casacca ed ecco l’argentino andare in gol dopo pochi secondi contro la Turris, firmando poi la doppietta nella gara vinta per 3-1 dall’Avellino. Quei due gol gli furono poi sottratti per l’esclusione della formazione torrese dal campionato. Lescano ha segnato 7 reti nei 1078' giocati nelle 14 gare in maglia verde, uno ogni 154 minuti. Ha fatto meglio di Patierno che ne ha segnato una ogni 178' con le 14 realizzazioni nei 2678’ giocati. La coppia che non scoppia vuole continuare a segnare anche in serie B, una categoria in cui mai hanno giocato. Una sola volta, in Serie A, per Lescano con la maglia del Torino contro il Milan il 10 gennaio 2015. Poi tanta sofferenza in terza serie collezionando 252 presenze e 104 reti tra i professionisti. «Voliamo bassi, ho promesso sempre e solo di dare il massimo anche il giorno in cui sono arrivato ad Avellino ma sentivo che saremmo arrivati in B. Ora vogliamo fare un campionato importante perché siamo l'Avellino, non siamo una Cenerentola, la squadra è forte e verrà migliorata. Giocare ad Avellino offre una spinta incredibile, l'ambiente è passionale e caloroso, una piazza esigente, vero, che sa dare tantissimo alla squadra in termini di entusiasmo che rappresenta una spinta in più», racconta Lescano che ad agosto compirà 29 anni.
La promessa di Patierno
Cosimo Patierno ha festeggiato i 34 anni a marzo e s’è legato con l’Avellino per altri tre anni, smanioso di recuperare il tempo perduto. Ora se n’è andato in vacanza in Madagascar mantenendo il contatto con la tifoseria irpina, postando le sue foto mentre gioca a calcio contro improvvisate formazioni locali. «Per me il calcio è vita. Non vedo l’ora di esordire in serie B. Dopo l'arrivo di Lescano avevo ricevuto offerte ma per me e per la mia famiglia esiste soltanto l'Avellino, dove mi hanno fatto sentire importante. La gente, la società, i compagni, hanno capito il Patierno persona, prima ancora che il giocatore. Ho coronato il mio sogno di arrivare in Serie B, dovevo dare una soddisfazione a mio padre, che ha sempre creduto in me, anche nei momenti difficili della mia vita. Avevo deciso di smettere dopo la squalifica con il Bitonto, è stato lui a spronarmi sempre, incitandomi a non mollare. In futuro mi piacerebbe fare il direttore sportivo, ma anche la ristorazione mi affascina».