Serie B Mondiale: per Palermo e Bari ci sono Inzaghi e Nesta

Il City Group punta su Superpippo, De Laurentiis Jr va sull'ex tecnico del Monza
Serie B Mondiale: per Palermo e Bari ci sono Inzaghi e Nesta
Paolo Vannini e Antonio Guido

PALERMO - Stanno per cadere anche gli ultimi veli di una decisone in realtà già presa da tempo ma che attendeva solo la risoluzione delle formalità contrattuali. Pippo Inzaghi sarà il nuovo allenatore del Palermo, l’annuncio arriverà a breve. Superato anche lo scoglio dell’indennizzo da pagare ai toscani: ci sarà ma non sotto forma di calciatore. Emanuel Vignato non era convinto del trasferimento in rosanero e il Palermo ha cambiato strada. Fra tecnico e City Group l’intesa è totale, per il campione del mondo del 2006 due anni di contratto più l’opzione per un terzo, parti economiche legate anche al raggiungimento di alcuni bonus. Oggi il ds Osti arriverà a Palermo, s’incontrerà con l’Ad Gardini e comincerà a mettere mano ai dettagli organizzativi della stagione che sta per nascere.

Palermo, gli obiettivi di mercato

I colloqui con Inzaghi adesso s’intensificheranno per costruire un gruppo con le caratteristiche chieste dal nuovo tecnico. Uno dei settori sui quali il Palermo vuole intervenire è quello degli esterni. Dopo la pista Bradaric (25), che l’allenatore ha già avuto a Salerno, nasce un’idea Elia (25). Sarebbe un ritorno, Salvatore ha già vestito il rosanero nella prima stagione di B segnando 3 reti in sole 10 partite prima di arrendersi ad un grave infortunio e rientrare all’Atalanta da cui era arrivato in prestito. Elia negli ultimi due anni ha giocato con lo Spezia con cui ha ancora un anno di contratto, può fare l’esterno a tutta fascia come l’attaccante. Per ora c’è stato un semplice contatto ma è un profilo che piace.

Palermo, le parole di Perinetti

Chi conosce bene Palermo e al tempo stesso Inzaghi è uno dei dirigenti che per primo ha creduto nelle potenzialità di Pippo in panchina. Giorgio Perinetti, protagonista di 3 promozioni nei suoi diversi momenti in rosanero, lo scelse infatti come allenatore del Venezia in C rilanciandolo dopo la delusione Milan. Ed adesso scommette sulla sua capacità di riaccendere la città: «Conosco Inzaghi sin da quand’era calciatore, da tecnico ho creduto in lui affidandogli il progetto di un Venezia che veniva dalla D e arrivò velocemente in B. L’Inzaghi che approderà a Palermo rispetto a quei primi tempi è molto più aggiornato professionalmente e migliorato soprattutto a livello caratteriale». Destinato ad incidere su quello che negli ultimi anni è sembrato mancare ai rosa: «E’ il tipo di allenatore che sa trasmettere qualcosa alla squadra, crea gruppi forti capaci di resistere alle intemperie anche di una piazza ambiziosa come Palermo. La rinuncia alla A va letta come una scelta lungimirante: Inzaghi preferisce tornarci con una società che poi gli possa permettere di competere dopo l’eventuale promozione. E’ la migliore scelta che il City potesse fare per un campionato vincente»


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BARI - Alessandro Nesta è stato lunedì a pranzo col presidente Luigi De Laurentiis, ma per la firma si è preso due giorni. Ignazio Abete è l’outsider, tornato alla ribalta nelle ultime ore con il valzer delle panchine. Magalini lo ha bloccato in tempo dopo aver visto sfumare Andrea Sottil ormai destinato al Modena. Non è un vero “piano b”.

De Laurentiis-Nesta, l’incontro

Il presidente De Laurentiis è sceso in campo in prima persona offrendo a Nesta di guidare il cambiamento. Un full immersion durato quattro, cinque ore, per conoscersi, valutare ogni cosa con la prospettiva per Alessandro Nesta di cimentarsi, dopo la sua prima infelice stagione in A col Monza con un altra esperienza e un altro futuro in una piazza ambiziosa. C è un popolo in attesa dopo l’ultimo disastroso mese del campionato, il presidente De Laurentiis lo sa, e ha deciso di stringere sul tecnico romano. E’ il momento delle decisioni ripartendo da un disegno tecnico e contabile sostenibile che non può prescindere dall’obiettivo playoff, miseramente fallito nell’ultima stagione.

Bari, un biennale per Nesta

Un Bari partito in pressing su Nesta dopo i primi contatti di Magalini e Di Cesare che hanno dato il via all’apertura della trattativa. Un progetto pienamente condiviso col presidente ma ora occorre la disponibilità di Nesta. Sul piatto l’offerta di un contratto biennale con programmi, budget e prospettive future. Il tecnico è assistito dal suo agente Ramadani col quale c’è già un discorso aperto per dare a Nesta la possibilità di sedersi sulla panchina biancorossa. Il tecnico però sarebbe tentato dall’idea di tornare ad allenare all’estero avendo ricevuto un paio di offerte molto importanti che gli permetterebbero di restare vicino a Miami, città dove risiede la famiglia.

Bari, il primo colpo

Nesta troverebbe a Bari però una gradita sorpresa: il portiere Bardi svincolato dalla Reggiana che aveva avuto alle sue dipendenze anche a Frosinone con Guido Angelozzi. Francesco Bardi, 68 presenze con la Reggiana arricchite da due salvezze nel campionato cadetto, vanta 335 partite in carriera, 270 in B. Magalini era sulle piste del trentatreenne portiere livornese, prima di prendere contatto con Nesta, avendolo seguito fin dalle sue apparizioni in A col Chievo Verona, un decennio fa, dopo il debutto a soli 18 anni nel massimo campionato col neopromosso Livorno di Davide Nicola. Bardi, capitano della Reggiana, rappresenta la soluzione ideale per sostituire Boris Radunovic ritornato a Cagliari per fine prestito avendo un altro anno di contratto. 


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PALERMO - Stanno per cadere anche gli ultimi veli di una decisone in realtà già presa da tempo ma che attendeva solo la risoluzione delle formalità contrattuali. Pippo Inzaghi sarà il nuovo allenatore del Palermo, l’annuncio arriverà a breve. Superato anche lo scoglio dell’indennizzo da pagare ai toscani: ci sarà ma non sotto forma di calciatore. Emanuel Vignato non era convinto del trasferimento in rosanero e il Palermo ha cambiato strada. Fra tecnico e City Group l’intesa è totale, per il campione del mondo del 2006 due anni di contratto più l’opzione per un terzo, parti economiche legate anche al raggiungimento di alcuni bonus. Oggi il ds Osti arriverà a Palermo, s’incontrerà con l’Ad Gardini e comincerà a mettere mano ai dettagli organizzativi della stagione che sta per nascere.

Palermo, gli obiettivi di mercato

I colloqui con Inzaghi adesso s’intensificheranno per costruire un gruppo con le caratteristiche chieste dal nuovo tecnico. Uno dei settori sui quali il Palermo vuole intervenire è quello degli esterni. Dopo la pista Bradaric (25), che l’allenatore ha già avuto a Salerno, nasce un’idea Elia (25). Sarebbe un ritorno, Salvatore ha già vestito il rosanero nella prima stagione di B segnando 3 reti in sole 10 partite prima di arrendersi ad un grave infortunio e rientrare all’Atalanta da cui era arrivato in prestito. Elia negli ultimi due anni ha giocato con lo Spezia con cui ha ancora un anno di contratto, può fare l’esterno a tutta fascia come l’attaccante. Per ora c’è stato un semplice contatto ma è un profilo che piace.

Palermo, le parole di Perinetti

Chi conosce bene Palermo e al tempo stesso Inzaghi è uno dei dirigenti che per primo ha creduto nelle potenzialità di Pippo in panchina. Giorgio Perinetti, protagonista di 3 promozioni nei suoi diversi momenti in rosanero, lo scelse infatti come allenatore del Venezia in C rilanciandolo dopo la delusione Milan. Ed adesso scommette sulla sua capacità di riaccendere la città: «Conosco Inzaghi sin da quand’era calciatore, da tecnico ho creduto in lui affidandogli il progetto di un Venezia che veniva dalla D e arrivò velocemente in B. L’Inzaghi che approderà a Palermo rispetto a quei primi tempi è molto più aggiornato professionalmente e migliorato soprattutto a livello caratteriale». Destinato ad incidere su quello che negli ultimi anni è sembrato mancare ai rosa: «E’ il tipo di allenatore che sa trasmettere qualcosa alla squadra, crea gruppi forti capaci di resistere alle intemperie anche di una piazza ambiziosa come Palermo. La rinuncia alla A va letta come una scelta lungimirante: Inzaghi preferisce tornarci con una società che poi gli possa permettere di competere dopo l’eventuale promozione. E’ la migliore scelta che il City potesse fare per un campionato vincente»


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De Laurentiis-Nesta, l’incontro