Bari, la tristezza del giorno dopo: "Perché abbiamo giocato per il pareggio?"

Il triste risveglio dei tifosi pugliesi che hanno cullato il sogno della A fino all'ultimo secondo: "Ma il Cagliari era più forte e lo sapevamo"
Bari, la tristezza del giorno dopo: "Perché abbiamo giocato per il pareggio?"
Giorgio Marota
3 min

Era tutto pronto per la festa. I 60 mila dell’Astronave pronti a decollare verso la Serie A, la scritta sui maxischermi nel pre partita “Sei a Bari, sii felice”, l’inno cantato a squarciagola “Bari grande amore” e persino Johnson Righeira che ha fatto ballare il San Nicola sulle note di “Vamos a la playa”. Poi il gol di Pavoletti ha allontanato i sogni dal capoluogo pugliese facendo vivere una notte di incredibile passione a Cagliari. I tifosi pugliesi, prima dello 0-1, avevano intonato il coro “Riprendiamola questa Serie A”, sentendola già loro, cucita nella pelle del destino di una partita che scivolava via verso il pareggio più bello di sempre. Alcuni hanno lasciato anzitempo lo stadio per preparare i festeggiamenti, tra la città vecchia, il lungomare e le vie dello shopping. Erano pronti caroselli e fuochi d’artificio. Diversi vicoli erano stati già colorati di biancorosso, tra bandiere sui balconi e scritte sui muri.

Lo sposo il giorno dopo il ko del Bari: "Non poteva andare peggio"

Ecco perché a Bari, oggi, è un lunedì di delusione, di amarezza e di rabbia. “Abbiamo giocato per il pareggio, ecco perché abbiamo perso”. Tra le botteghe i commercianti non parlano d’altro. “Bisogna essere grati a Mignani perché ha fatto un’impresa” sostiene qualcuno. “Ma perché non abbiamo giocato come all’andata?” l’interrogativo più ricorrente. Se lo chiede ad esempio Alessio, che stamattina convola a nozze con Giulia nella cattedrale di San Sabino. “Certo che potevo scegliere un giorno migliore eh, ma dopo la sfortuna di ieri penso di essere a posto per tanti anni e che questo matrimonio nato sotto una cattiva stella sarà pieno di felicità”, scherza lo sposo. “Trmon! Pensa alle cose serie che noi siamo usciti a testa alta!” lo rimprovera affettuosamente il padre.

L'amarezza dei tifosi del Bari dopo la sconfitta con il Cagliari

I tifosi più giovani, come Matteo, non hanno chiuso occhio: “A fine partita abbiamo applaudito i ragazzi, ma dentro ci resta un grande vuoto. Era un’occasione unica, chissà quando ci ricapiterà”. Altri, non a caso, parlano di “mancanza di coraggio”. “Perché non è entrato prima Folorunsho? E Benali? E Bellomo? Ma soprattutto perché l’arbitro ha dato 7 minuti di recupero”. Paola non ha risposte agli interrogativi che da ieri sera la assillano. “È il solito vizio del galletto - la sentenza di Giovanni, che indossa fiero la maglia del Bari e fa su e giù nervosamente per la strada del Carmine - nei momenti decisivi manca sempre qualcosa. Ma il Cagliari era più forte, e noi lo sapevamo”. L’unica fortezza rimasta in piedi è il Castello Normanno, pieno di turisti come al solito. Quella di Mignani è crollata proprio sul più bello.


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