Cagliari, Stadio Gigi Riva: meraviglioso tributo

La Nazionale torna in campo e il Comune del capoluogo isolano non poteva scegliere momento migliore per prendere la decisione che onora Rombo di Tuono
Cagliari, Stadio Gigi Riva: meraviglioso tributo© Getty Images
Xavier Jacobelli
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Ventinove sì su ventinove votanti. Con la decisione di intitolare a Gigi Riva il nuovo stadio di Cagliari il consiglio comunale del capoluogo isolano si è reso protagonista di un gesto che gli fa grande onore. Una risoluzione presa proprio quando la Nazionale torna in campo, l'Italia della quale Rombo di Tuono è il più grande cannoniere di sempre (42 presenze, 35 gol) e della quale è stato anche un grande dirigente dal '90 al 2013, con la perla del titolo mondiale conquistato in Germania nel 2006. Nella mozione, approvata all'unanimità, si sottolinea la grandezza di "un sardo nato in Lombardia, protagonista assoluto del riscatto di tutto il popolo sardo". Significative le parole del sindaco Paolo Truzzu all'Unione Sarda, pronunciate ricordando la scelta di Riva: "Una scelta densa di significato, fatta da chi non era nato in questa città, ma che ha voluto Cagliari come la sua casa. Non era la decisione più facile e nemmeno la più conveniente. Era arrivato con un po’ di dispiacere, quando l’isola era sinonimo di arretratezza. Lui ha avuto la fortuna di trovare una famiglia, dopo un’infanzia complicata. Il valore sociale e politico dello scudetto vinto nel '70 possiamo capirlo dai racconti di chi lo ha vissuto: ogni volta che parlo con un testimone, vedo che cambia atteggiamento, vedo un viso che si illumina, occhi che parlano da soli e ci raccontano l’emozione e la passione. Non è stato solo un fatto sportivo, ma l’occasione di riscatto di un popolo".

La reazione di Gigi Riva

Il sindaco ha raccontato la reazione di Riva quando l'ha informato della proposta d'intitolazione dello stadio: "Gigi era emozionato. Dopo aver fatto i debiti scongiuri, ha fatto un ragionamento che non mi sarei aspettato, ma che mi ha fatto piacere: mi ha detto di essere contento di saperlo prima di morire, per poter vivere questo momento e che per lui sarebbe ancora più bello poterlo vedere. Gli ho dato la parola che faremo il possibile affinché questo desiderio possa realizzarsi. Stiamo parlando di un sardo: anche se è nato in Lombardia, è uno di noi. E questo è il più bel regalo che possiamo fargli". In Italia, c'è un solo impianto sportivo intitolato a un campione vivente: il campo Nicola Pietrangeli del Foro Italico. Cagliari e il Cagliari di Giulini, che Riva ha voluto presidente onorario del club, insegnano al calcio come si possa e si debba onorare, adesso e nel modo migliore, la straordinaria figura di un autentico Mito, simbolo del popolo sardo che porta nel cuore l'epopea dello scudetto. Una volta, in una lunga intervista rilasciata all'eccellente collega Alberto Cerruti, Rombo di Tuono disse: "Quando vedevo la gente che partiva alla 8 da Sassari e alle 11 lo stadio era già pieno, capivo che per i sardi il calcio era tutto. Ci chiamavano pecorai e banditi in tutta Italia e io mi arrabbiavo. I banditi facevano i banditi per fame, perché allora c'era tanta fame. Il Cagliari era tutto per tutti e io capii che non potevo togliere le uniche gioie ai pastori. Sarebbe stata una vigliaccata andare via, malgrado tutti i soldi della Juve. Dopo ogni partita, spuntava Allodi che mi diceva "Dai, telefoniamo a Boniperti. Ma io non ho mai avuto il minimo dubbio e non mi sono mai pentito". E in un'altra occasione: "La Sardegna mi ha dato affetto e continua a darmene. La gente mi è vicino come se ancora andassi in campo a fare gol. E questa, per me, è una cosa che non ha prezzo".


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