Zola incorona il Cagliari: "Claudio top, ora la A"

«Al gol di Pavoletti sono saltato  più in alto di quando segnai alla Juve. Serve una squadra competitiva»
Zola incorona il Cagliari: "Claudio top, ora la A"© ANSA
Giuseppe Amisani
4 min

«Mister mi volevi far schiattare?». «Veramente c’è mancato poco che morissi anche io». Da una parte Gianfranco Zola, dall’altra Claudio Ranieri nei momenti immediatamente successivi alla promozione del Cagliari, quando il campione di Oliena si è voluto complimentare al telefono con il suo vecchio allenatore. «Un voto? Darei 10 e lode a Lapadula, un finalizzatore fondamentale, mentre a Ranieri darei 11». Stima e amicizia vanno ben oltre il rapporto professionale tra i due che si sono scambiati subito le emozioni per la promozione.  

Zola: "Felicissimo per la promozione del Cagliari"

«Sono stato felicissimo per la promozione del Cagliari tanto da provare le stesse gioie che avevo provato quando abbiamo centrato la nostra». Intervenuto alla giornata inaugurale del Memorial di padel intitolato a Giampiero Galeazzi, organizzato da Ussi e Aics ad Arzachena (da ieri fino a domenica), Magic Box, oltre a ricordare il giornalista romano, ha voluto descrivere tutta la sua soddisfazione per il rocambolesco successo del suo Cagliari a Bari. «Vi ricordate quando ho fatto gol contro la Juventus con uno stacco altissimo in area di rigore? Ecco, ho fatto un salto ancora più alto sul divano di casa quando ho visto la palla calciata da Pavoletti entrare in rete». Ha vissuto Ranieri in epoche diverse e si è complimentato subito con lui. «Eravamo entrambi contenti ed emozionati. Lui mi ha raccontato per filo e per segno quello che ha detto ai giocatori e sono davvero felice perché si è meritato. Ci teneva tanto a non deludere le aspettative e a fare bene con una squadra che per lui è importante come il Cagliari». 

Obiettivo costruire una squadra competitiva per la A

E ora, smaltita la sbornia dei festeggiamenti, sarà necessario disegnare una squadra che sappia reggere l’urto della prossima serie A. «Sarà necessario ripartire da un gruppo che si è dimostrato essere molto compatto e che è riuscito a rimettere in piedi una stagione che sembrava quasi compromessa. Lui ha detto che è felice se lo si paragona a me? Sono io che devo sentirmi onorato perché entrambi abbiamo fatto qualcosa di importante non solo perché il nostro lavoro ma perché tutti e due siamo molto legati alla squadra e alla Sardegna». In principio sarà ancora Ranieri ma serviranno alcuni ritocchi nella rosa per renderla competitiva e capace di conquistare alla svelta la salvezza per poi provare a far sognare i tifosi. «Non è mai facile vincere la serie B perché è un torneo lungo e molto competitivo. Anche se sei una squadra forte, devi mantenere concentrazione e tenere sempre una condotta costante altrimenti non riesci. Credo che la base sia buona e ora sarà il mister a decidere come poterla ulteriormente rinforzare».

Il ricordo di Galeazzi

E non poteva mancare un ricordo di Giampiero Galeazzi con qualche episodio ricordato davanti al figlio Gianluca, anche lui presente alla manifestazione dedicata al padre. «Diciamo che con le sue cronache ha alimentato la mia passione per il calcio. L’ho incontrato al mio primo gol in serie A contro l’Atalanta e mi sono trovato davanti un omone enorme, ma ricordo che fu per me una fortissima emozione. Avevo di fronte la voce che mi aveva accompagnato nel vivere dei bellissimi momenti». 


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