Castori: «Il mio Carpi? E’ nato per vincere»

Il tecnico: «Siamo riusciti a costruire una mentalità vincente. Anche l’organizzazione è stata fondamentale, insieme alla nostra spregiudicatezza e al nostro modo di attaccare in velocità. In serie A? Non cambierei una virgola»
Castori: «Il mio Carpi? E’ nato per vincere»© Ansa
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CARPI - Raggiante. Appare così Castori dopo la promozione in serie A del suo Carpi: "Se mi aspettavo un trionfo del genere? All'inizio assolutamente no, pensavamo di salvarci. Ma, strada facendo, i miglioramenti tecnici sono stati evidenti. Ho iniziato a capire che potevamo ambire a qualcosa di più, e soprattutto alla fine del girone di andata ho capito che potevamo osare. I numerosi infortuni non ci hanno tolto spessore ed energie, anzi, ne hanno create di nuove".

 

IL SEGRETO DEL SUCCESSO - Questo Carpi ha impressionato per prepotenza, efficacia, gioco arrembante ed organizzazione: "La spregiudicatezza è stata decisiva - ammette Castori -  Siamo riusciti a costruire una mentalità vincente, e i risultati hanno dato sempre più convinzione al gruppo. Abbiamo imparato ad attaccare la porta velocemente, e il nostro modo di giocare non consentiva alle difese avversarie di organizzarsi. Questo gioco è stato ideato per sfruttare al massimo le caratteristiche del nostro gruppo - continua -  Anche l'organizzazione è stata fondamentale: non si può prescindere da quella, perchè una squadra è tale se si muove insieme, compatta".

 

ADESSO LA SERIE A - Il prossimo anno si affronteranno le grandi, come Juve e Milan, ma Castori pensa di riproporre lo stesso gioco che è ormai diventato il marchio di fabbrica di questo Carpi: "Secondo me non si devono cambiare di una virgola i meccanismi di gioco. Si può cambiare qualche pedina, ma l'importante è non stravolgere questo giocattolo".


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