Monza, Donati esclusivo: "Balotelli sarà il nostro valore aggiunto"

Il terzino, amico di Mario sin dai tempi dell'Inter, scommette su di lui: "Ha saputo calarsi subito nella mentalità della Serie B. Vogliamo la promozione"
Monza, Donati esclusivo: "Balotelli sarà il nostro valore aggiunto"© Claudio Grassi/LAPRESSE
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MONZA - Ci sono appuntamenti con la storia che il destino riordina, a volte aiutato da precisione chirurgica, lungo una carriera. Prendiamo quella di un ragazzo diventato uomo dopo che, a vent'anni, aveva già sperimentato il significato di vincere tutto. Uno come Giulio Donati, triplettista nell'Inter dei sogni targata Mourinho, entrato in punta di piedi nel calcio a misura europea. E che all'epoca conobbe pure Mario Balotelli. Undici anni più tardi, la missione è un'altra di quelle che stuzzica, e stavolta entrambi da protagonisti in prima linea. Il Monza è alle porte del sogno e, neanche a dirlo, sarebbe storico pure quello. Il progetto della prima volta in A è un sentiero a tappe studiato nei minimi particolari. Senza farsi mancare nulla: per dire, è appena arrivato anche Scozzarella dal Parma perchè il percorso di rafforzamento non finisce mai. "Ma ora tocca a noi", avverte Donati. "In B abbiamo visto che gli avversari giocano sui nostri errori. Abbiamo individualità superiori alla media, non ci nascondiamo. Però serve essere anche sporchi e brutti".

Donati, partiamo allora dalla fine: con Balotelli vi conoscete dai tempi nerazzurri.
"A livello motivazionale Mario ha saputo calarsi subito nel gruppo, e in una realtà nuova. Parliamo di un grandissimo giocatore. Che sarà senz'altro un valore aggiunto per il Monza".

Però perché resta sempre un'incognita, il suo potenziale?
"E' stato criticato molto per il suo comportamento ma io, dai ricordi che ho di dieci anni fa, posso testimoniare di un ragazzo sempre corretto. E ora lo vedo al Monza con grande spirito di sacrificio".

Avete già capito come va la B?
"Bisogna avere massima concentrazione, sempre. Noi siamo passati attraverso un naturale processo di adattamento alla categoria. Però il cammino del Monza finora è molto positivo. E una mano ce l'ha data anche il cambio di modulo, col 4-3-3, nell'affrontare squadre e giocatori che magari non si conoscono alla perfezione".

E questo Monza, passato già attraverso tutti gli scontri diretti, a che punto è?
"Abbiamo sviluppato la capacità di saper soffrire, non è da tutti. Dimostrandolo anche a Lecce, nell'ultima partita: ci sono automatismi acquisiti nel tempo, la squadra ha iniziato a girare. Siamo partiti bene, anche senza vincere contro Spal e Empoli".

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