Saric l'uomo in più: "Palermo alla pari”

Il centrocampista decisivo nel progetto di Corini: «Frosinone forte, ma ce la giochiamo sino in fondo»
Saric l'uomo in più: "Palermo alla pari”© LAPRESSE
Antonio La Rosa
4 min

PALERMO - Anche lui non vede l’ora di confrontarsi con i primi della classe. Il centrocampista rosanero Dario Saric scalpita in vista della gara interna contro il Frosinone in programma sabato.

Sensazioni in vista del match contro la capolista?
«Partiamo dalla premessa che sono molto forti. Un motivo in più per prepararci nel miglior modo possibile sapendo che potremo contare sul supporto dei nostri tifosi. Ci stiamo allenando molto bene, siamo carichi e, facendo leva sul calore del pubblico, siamo pronti a mostrare le nostre qualità contro la prima in classifica».



Il “Barbera” pieno potrà essere un fattore in grado di spostare gli equilibri?
«I nostri tifosi sanno essere il dodicesimo uomo in campo e lo hanno già dimostrato. Siamo molto contenti che sabato ci sarà una grande cornice di pubblico e la spinta della gente ci aiuterà a fare bene in campo. Sappiamo che è una partita molto sentita da parte dei nostri sostenitori e anche noi, come loro, abbiamo la giusta carica».

Tra le motivazioni c’è anche la voglia di dimostrare che il passo falso di Marassi è stato un incidente di percorso.
«La sconfitta con il Genoa non ci ha ridimensionato e non ha intaccato le certezze che abbiamo acquisito durante la serie caratterizzata da 9 risultati utili consecutivi. E’ stata una partita che in un certo ci servirà perché, analizzando gli errori, potrà aiutarci a crescere ancora di più. Abbiamo un grande spirito di squadra, siamo un gruppo molto compatto e, dopo Genova, siamo più uniti che mai. Imparando da questa sconfitta, inoltre, metteremo meglio a fuoco il nostro prossimo obiettivo: fare una grande partita con il Frosinone».

Gara importante che a titolo personale potrebbe avere il sapore della svolta se fosse condita con il primo gol con la maglia del Palermo.
«Prima rete? Succederà e continuo a lavorare per quello. Provare una felicità del genere sarebbe una grandissima emozione ma, onestamente, non ci penso più di tanto nel senso che non è la mia priorità. I miei obiettivi principali sono lavorare sodo, alzare costantemente il livello delle prestazioni e vincere le partite».

Sbloccarsi in zona gol sarebbe uno step in più nel percorso stagionale di un Saric molto più brillante, adesso, rispetto al giocatore di inizio stagione.
«L’estate è stata lunga e, nel mio caso, mi riferisco al fatto che i tempi relativi alla trattativa per il trasferimento hanno influito sulla mia preparazione. Ho avuto bisogno di un po’ per entrare in condizione in una fase in cui, oltretutto, ho avuto anche qualche acciacco e infortunio. Non è stato facile».

Il mercato invernale è finito da poco tempo. Saric è come se fosse un nuovo acquisto per il Palermo?
«Colgo l’occasione, intanto, per dire che i nuovi arrivati ci stanno dando una grossa mano. Per quanto mi riguarda, sono consapevole che devo ancora dimostrare tanto ma le ultime prestazioni alimentano la mia fiducia. Sto bene e, anche in termini di inserimento nei meccanismi della squadra, sono contento del lavoro che sto facendo».

Rendimento positivo e nuova visibilità sono “strumenti” utili in chiave Nazionale.
«Dopo le prime convocazioni, avere fatto l’esordio con la Bosnia è stata una felicità enorme e spero di avere altre opportunità. Sono nato in Italia ma sono legatissimo a quella che rappresenta, di fatto, la mia terra di origine. Gran parte della mia famiglia, peraltro, sta lì».

La Nazionale, in ogni caso, “passa” da ciò che succede a Palermo.
«E’ una città bellissima, si vive molto bene e queste sensazioni te le porti, poi, anche in campo durante le partite. Sono molto contento di essere qui».


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