ROMA - Torna a farsi estremamente critica la situazione del Pisa. La trattativa tra la famiglia Corrado, interessata all'acquisto insieme ai soci Viris e Unigasket, e la famiglia Petroni, proprietaria del club, è appesa a un filo dopo la rottura provocata da una comunicazione diffusa stamani dal patron del club che chiedeva a Magico di nominare domani un amministratore del club in attesa della formalizzazione del trasferimento delle quote. Anche la Lega ha stigmatizzato l'iniziativa di Petroni di oggi e lo ha invitato a trattare con il gruppo Magico della famiglia Corrado ripartendo dai contenuti «dell'offerta vincolante di acquisto» per raggiungere finalmente «un'intesa definitiva».
«Il comunicato pubblicato questa mattina da Lorenzo Petroni - afferma la Lega - mettendo insieme l'adesione all'offerta economica e la sostanziale modifica di altri elementi essenziali dell'offerta stessa, non rappresenta nella forma e nella sostanza un'accettazione dell'offerta presentata da Magico». Dal canto suo la famiglia Corrado sottolinea che la proprietà nerazzurra in queste settimane ha solo «cercato di confondere le acque» e ora «dovrà assumersi le proprie responsabilità nei confronti di istituzioni, tesserati e tutti i pisani per non aver accettato una qualificata proposta di acquisto, certificata dalla Lega B e corredata da un versamento di 700 mila euro presso la Lega stessa». I tifosi nerazzurri, invece, minacciano di impedire la disputa delle partite della loro squadra se Petroni non passerà la mano.