Alla vigilia della gara d'andata dei playout di Serie B, che vedrà protagoniste Sampdoria e Salernitana, Alberico Evani ha parlato in conferenza stampa per presentare il primo round del doppio confronto che mette in palio la salvezza. "È stato un mese dove è successo di tutto, - ha ammesso il tecnico blucerchiato - però dico che la vita dà e a volte toglie, come nello sport. In questo caso ci ha restituito un'occasione per scrivere un finale diverso".
Evani: "Tanti punti interrogativi su come gestire la pressione"
Tra momento e importanza della partita, Evani ha esordito così in conferenza stampa: "I ragazzi hanno fatto un lavoro eccezionale. Ci sarebbe stato più il pericolo di una divisione e invece questo ci ha permesso di rafforzare ancora di più lo spirito di gruppo. Chiaro che dopo un mese e mezzo che non si gioca, e questo discorso vale anche per la Salernitana, ci sono tanti punti interrogativi su come gestire la pressione. I ragazzi sono pronti per giocare. Abbiamo fatto amichevoli fra di noi ma c'è il problema delle tensioni, del saper gestire le energie e nel momento in cui qualcuno inizierà a calare, chi subentra deve dare qualcosa in più perché la squadra migliori e conduca sempre la partita".
Lo stato mentale della Samp
Difficile preparare una partita del genere anche sotto il profilo mentale: "È come essere andati sotto un treno ed essere ancora vivi - ha sottolineato Evani -. C'è stato un inizio dove erano stati programmati degli allenamenti, fra virgolette, 'punitivi'. E anche in quel caso nessuno si è tirato indietro capendo dove si aveva sbagliato. I ragazzi hanno subito delle offese, non siamo stati in grado di salvare la squadra. Ora c'è questa opportunità ma credo che tutti i giocatori abbiano capito. Devo dire che è stata una gara a chi dava di più". Sarà fondamentale l'apporto dei 30mila di Marassi: "Sappiamo il valore del nostro pubblico. È straordinario e dobbiamo saperlo indirizzare a nostro favore. Che non diventi però un troppo, si sa già che è una partita importante. Bisogna non caricarla troppo. Una situazione così da calciatore? Da calciatore non le ho vissute. Non per l'importanza ma per i tempi. Tutte le volte che c'erano queste partite così determinanti credo sia meglio non caricare troppo i giocatori. Perché lo sanno già da soli cosa vale questa partita. Mi auguro che tutto quello che ci hanno fatto vedere questo mese sul campo riescano a riportarlo con sicurezza anche domani sera".