Taranto, deferimento e penalizzazione: la sentenza del Tribunale Federale Nazionale

La squadra allenata da Ezio Capuano, presieduta da Massimo Giove, rischia di perdere il terzo posto in classifica
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Terremoto in casa Taranto, dove i tifosi tremano per una possibile penalizzazione. Al club del patron Massimo Giove, è stato notificato in queste ore un deferimento dovuto a problematiche tecnico-informatiche nel generare la documentazione per il Taranto, con rischio sanzioni. Dopo la nota ufficiale del sodalizio rossoblù, è arrivata la sentenza del Tribunale Federale Nazionale, che fa tremare il gruppo sqaudra di Ezio Capuano.

Taranto Calcio, deferimento e penalizzazione: la sentenza del TFN

Questo il dispositivo ufficiale del Tribunale Federale Nazionale, a proposito del caso Taranto: “Il Tribunale Federale Nazionale – Sezione Disciplinare, definitivamente pronunciando, irroga le seguenti sanzioni:

  • per il sig. Salvatore Alfonso, mesi 4 (quattro) di inibizione;
  • per la società Taranto FC 1927 Srl, punti 4 (quattro) di penalizzazione in classifica, da scontare nel corso della corrente stagione sportiva".

Inibizione, dunque, per l'Amministratore Delegato del Taranto Calcio e 4 punti di penalizzazione per il club, da scontare nella stagione sportiva 2023/24, che vede i ragazzi di Eziolino Capuano scivolare al quinto posto del girone C di Lega Pro, a quota 49. La società jonica si è già affidata all'avvocato Eduardo Chiacchio, che ha studiato in queste ore gli incartamenti e a breve presenterà ricorso avverso alla sentenza del TFN.

La nota ufficiale del Taranto Calcio dopo il deferimento

Il Taranto del presidente Giove aveva risposto così alla notifica del deferimento, attraverso una nota ufficiale: "La Società Taranto Football Club 1927 comunica che in data odierna è stato trattato, dal Tribunale Federale Nazionale, un deferimento derivato da problematiche tecnico-informatiche nel generare la documentazione, con rischio di sanzioni. Nel ribadire che la Società non ha alcuna debitoria nei confronti di tesserati, degli Enti previdenziali e fiscali, si attende con fiducia l’esito del giudizio".


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