
C’è ancora chi lo critica, ma Raffaele Biancolino tira dritto: per lui parlano i numeri. Da quando lo ha preso in consegna, l’Avellino sta volando: eppure sui social non gli vengono risparmiati giudizi negativi. Al netto della cancellazione dei risultati contro Turris e Taranto, il tecnico subentrato a Michele Pazienza ha totalizzato 61 punti nelle 26 gare in panchina, con l’impressionante media di 2,34 a partita, un ritmo che nessuno è riuscito a registrare finora in questa stagione, anche in categorie superiori, fatta eccezione per il Padova di Andreoletti. Biancolino, con la mentalità di attaccante, inoltre, ha reso l’Avellino una macchina da gol. Detratti quelli segnati contro le due formazioni escluse, restano 51 reti all’attivo (solo il Crotone ha fatto meglio, con 52) equamente suddivise in casa (26) e in trasferta (25) con una media realizzativa di 1,82 a partita. Solo 22 i gol incassati (il record è del Monopoli, con 19) ma soprattutto una differenza reti (29), di gran lunga superiore a ogni altra squadra, considerando che la seconda formazione, in tale graduatoria, è la capolista Cerignola con un divario di 18 gol tra reti realizzare e incassate.
Le critiche non si risparmiano: Biancolino preso di mira, ma...
Eppure al tecnico non vengono risparmiate critiche per le sue scelte, per il gioco, per le sostituzioni, forse perché è un esordiente in Lega Pro dove è approdato dopo avere allenato le giovanili dell’Avellino. Con i suoi boys aveva ottenuto brillanti risultati valorizzando ragazzi che hanno potuto giocare con la mente libera: ha lavorato così pure con la prima squadra, ereditando una rosa di giocatori dal morale a terra ma dalle enormi potenzialità, riportando il sorriso nello spogliatoio, insieme ai collaboratori Vincenzo Riccio e Pasquale Visconti, creando un gruppo compatto ha perso soltanto una volta, a Foggia, visto che è stata cancellata la sconfitta interna contro il Taranto.
Quando mancano 6 gare al termine della stagione regolare, è iniziata la volata finale con l’obiettivo di scavalcare la capolista Cerignola e puntare a salire direttamente in Serie B, senza passare per i playoff. L’Avellino domenica prossima osserverà un turno di riposo (avrebbe dovuto affrontare il Taranto) e ne approfitterà per compiere il beneaugurante pellegrinaggio al Santuario di Montevergine. Biancolino vorrà dimostrare che, dopo le 4 promozioni in biancoverde da calciatore, saprà capace di farlo pure da allenatore.