UNA PALMESE ARGENTINA: LA SQUADRA A SORPRESA
PALMA CAMPANIA (luigi alfano) - Di Costanzo ora dice che è curioso di vedere come andrà a finire. Il popolo osserva le novità che arrivano tutti i giorni. Dopo tante diffidenze, un po' di entusiasmo si affaccia all’orizzonte. Come che sia, la Palmese fa parlare di se e non si smentisce mai. Nell’estate della rivoluzione totale, adesso parla spiccatamente argentino. Pian piano si sta prendendo la scena. E lascia tutti ancora una volta a bocca aperta. «Come Triosi abbiamo ricominciato da tre – sorride mister Nello Di Costanzo al termine di un lungo pre ritiro allo stadio Gobbato di Pomigliano D’Arco e alla vigilia della partenza per Latronico in Basilicata – per tre intendo gli unici giocatori rimasti dallo scorso anno tra cui il capitano Fusco, il centrale Aquino e il terzino under Manzi. Poi il presidente Mario Russo con il ds Corsale e il dg Quagliariello mi hanno portato due giocatori al giorno. Ora sorprendentemente siamo quasi al completo. Confesso che mi sta piacendo tutto e non vedo l’ora di capire cosa possiamo fare. Che squadra saremo. Quali obiettivi potremo rincorrere. Una goduria».
DI COSTANZO TIFOSO - Parla quasi come un tifoso, Di Costanzo. Gli gira intorno quella che appare una possibile grande squadra. Mezza argentina, per cominciare. Il centrale D’Agata venuto dall’Enna, i due bomber Brunet dalla Civitanovese e Galesio dall’Aquila, il play Cubillas da Isola Capo Rizzuto. E intorno a loro una valanga di forza e tecnica: il mediano Uliano, una vita in serie B. Alessio Esposito dell’Acerrana per fargli compagnia a metà campo. Il terzo bomber D’Angelo dalla Paganese. E via via: Di Somma , Xleschi albanese), Casella dal Gelbison, gli under Zucconi e Pirrò, Perrore e Fierro, Natale e nelle ultime ore Paolo Capogna dall’Acireale nonché i giovani under importanti Cirillo capitano Juve Stabia juniores e De Stefano dalla Nocerina. Secondo le voci di dentro ne mancano due ancora, che saranno definiti appena si conoscerà se la Palmese sarà inserita nel girone laziale/sardo oppure in quello calabro/siciliano. In un caso o nell’altro ora tocca proprio a Di Costanzo. Che abilmente si nasconde senza rivelare come intende impostare la squadra. Anche se è tutto abbastanza chiaro. La Palmese argentina giocherà 3-5-2 . Con Di Somma under tra i pali. I tre centrali Casella, D’Agata e Aquino. A metà campo le chiavi a Uliano e Alessio Esposito con Fusco attaccato. Sui lati due under. In attacco Brunet-Galesio con D0Angelo guastafeste.
SEMPRE PALMESE - «Siamo sempre la Palmese – minaccia sorridente Franco Prisco, anima societaria che ha portato Mario Russo da Caserta alla presidenza- quelli che conoscono la storia del calcio sanno bene. Non siamo banali. Non ci arrendiamo. Aspettatevi sempre sorprese da Noi. Non mi fa dormire la mancanza dello Stadio per un anno e il fatto che dobbiamo giocare a Pomigliano. Potevamo restare più vicino (Sarno?) ma la gelosia e l’invidia hanno prevalso. Cattiverie. Che ripagheremo un giorno. Però finchè avremo occhi aperti di fronte alla Palmese dovranno tremare tutti. Nel nostro sangue c’è la lotta. Il popolo palmese ci stia sempre vicini. Questa bandiera deve sventolare in alto. Quanto in alto non lo so. LO sa soltanto Dio”.
CUORI FORTI - Una Palmese per cuori forti insomma. Non a caso per completare, è stato siglato un accordo di partnership con la Clinica Montevergine di Mercogliano Gruppo GVM che prenderà in cura le sorti dei giocatori rossoneri. Accordo straordinario. Mai visto in precedenza. Una di quelle scelte che fanno solo le squadre professionistiche importanti. Dunque, la Palmese è pronta. Con il cuore controllato. SE esplode nessuno potrà dire che non era stato previsto. Questi sono dettagli …da grande squadra.