Superlega, il governo inglese non ci sta: legge per vietare ai club di unirsi

Il comunicato del Dipartimento di Cultura, Media e Sport d'oltremanica: "Obiettivo? Un nuovo regolatore indipendente per tutto il nostro sistema". I tifosi intanto insorgono...
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LONDRA (INGHILTERRA) - No alla Superlega: è il messaggio, chiaro e netto, che giunge da Downing Street a poche ore dalla sentenza emessa dalla Corte di Giustizia Europea. Il governo inglese è pronto infatti a varare una nuova legge, di cui si parla da mesi, che "impedisca ai club di unirsi in futuro a queste competizioni parallele”: lo rende noto, in un comunicato ufficiale, il Dipartimento di Cultura, Media e Sport d'oltremanica.

Superlega, il governo inglese non ci sta

Il Dipartimento prende "atto della decisione della Corte di Giustizia Europea sulla Superlega" e attacca: "Il tentativo di creare una competizione parallela - si legge nel comunicato - è stato un momento fondamentale nel calcio inglese, a cui si sono opposti con uguale forza tifosi, club e governo. Già al tempo abbiamo preso l’importante decisione di avviare una revisione di tutto il sistema calcio inglese guidata dai tifosi, in cui si chiede l’istituzione di un nuovo regolatore indipendente per tutto il nostro sistema. Proporremo a breve una legge che trasformi questa idea in realtà, impedendo ai club di unirsi a competizioni simili in futuro”.

Superlega, la rabbia dei tifosi inglesi

Contro l'istituzione della Superlega è arrivato puntuale anche il comunicato della Football Supporters’ Association, l’associazione dei tifosi inglesi che fu fondamentale nell’uscita dalla competizione dei 6 club inglesi nella primavera del 2021: "Non c’è posto nel calcio per questa Superlega", sottolinea il direttore esecutivo Kevin Miles. "Tifosi, giocatori e club hanno già detto chiaramente che non vogliono questa competizione: anche se i rimasugli dell’idea continueranno a muoversi nelle corti europee, nessun club inglese ne farà parte. La figura del regolatore indipendente che il governo sta per istituire - assicura Miles - bloccherà la partecipazione alla Premier di ogni club che decidesse di far parte di questa competizione alternativa. Il successo va guadagnato sul campo”.


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