Sala, l’italo-argentino che incanta in Ligue 1

E’ il centravanti del Caen, ha ventiquattro anni e ha segnato cinque gol in nove partite. A febbraio è stato eletto giocatore del mese nel campionato francese. Il suo cartellino è controllato dal Bordeaux, mentre il suo procuratore è Nicolas Higuain, fratello dell’attaccante del Napoli.
Sala, l’italo-argentino che incanta in Ligue 1
Stefano Chioffi
3 min

ROMA - Il paragone è suggestivo: «Emiliano Sala, per le sue caratteristiche e il suo stile, mi ricorda Gabriel Batistuta». Un accostamento impegnativo, quello di Willy Sagnol, ex ct della Francia Under 21 e attuale allenatore del Bordeaux. Emiliano Raul Sala è un centravanti italo-argentino, ha il doppio passaporto, gioca in prestito da gennaio nel Caen e ha come procuratore Nicolas Higuain, fratello del “Pipita”. I suoi idoli? Batistuta e l’attaccante del Napoli. Ha ventiquattro anni ed è stato eletto, nel mese di febbraio, miglior giocatore del campionato francese. E’ nato il 31 ottobre del 1990 a Cululu, in provincia di Santa Fe. Durante il mercato invernale è stato ceduto per sei mesi al Caen e nella squadra guidata in panchina da Patrice Garande ha cominciato a dare spettacolo: nove presenze, cinque gol, una doppietta al Lens, ha imposto il pareggio (2-2) al Paris Saint Germain e ha contribuito alla sconfitta dell’Olympique Marsiglia. Ha segnato anche davanti a Thiago Silva e a Marquinhos. 

 

IL PRESTITO - Nel Bordeaux era chiuso da Diabaté, Touré e Rolan. Per questo motivo, dopo un confronto con Sagnol, ha deciso di traslocare al Caen, che è dodicesimo in classifica e ha sei punti di vantaggio sul Tolosa, terz’ultimo. Nel Bordeaux aveva faticato a giocare con continuità: undici apparizioni e un gol, alla seconda giornata, contro il Monaco di Leonardo Jardim, rivale della Juventus nei quarti di finale di Champions League. Emiliano Raul Sala è la sorpresa di questa seconda parte della Ligue 1. E’ alto un metro e 87, pesa 75 chili, è un destro naturale e nel 4-3-3 di Garande si sta consacrando. 

 

IL RACCONTO - I dirigenti del Bordeaux lo avevano scoperto e ingaggiato nel 2010, dopo averlo visto giocare nel Proyecto Crecer, che ha un rapporto di collaborazione con il club francese. Emiliano Raul Sala aveva cominciato a giocare nel vivaio del San Martin. Da cinque anni si è trasferito in Francia. Un viaggio a tappe. Prima l’inserimento nella squadra Primavera del Bordeaux, poi - nel 2012 - la cessione in prestito all’Orleans, in terza divisione. Esame superato in maniera brillante: trentasette partite e diciannove gol. Rientrato a Bordeaux, nel 2013 ha vissuto un’altra esperienza positiva con lo Chamois Niort, allenato da Paul Gastien. Maglia numero nove (come adesso nel Caen), trentasette presenze e diciotto reti in Ligue 2, l’equivalente della serie B italiana, una tripletta contro il Laval e due doppiette al Lens e allo Chateauroux.

 

IL BORDEAUX - E’ un centravanti potente e rapido: interpreta il ruolo in modo moderno, partecipa all’azione, va in pressing sui difensori e sul regista avversario che imposta l’azione. Non è una prima punta, non si muove solo in area di rigore, si piazza spesso sul filo del fuorigioco per sfruttare gli spazi e la sua progressione. E’ bravo di testa, nel Caen ha firmato anche due assist. Il suo arrivo a gennaio ha cambiato prospettive alla squadra di Garande, 54 anni, contratto in scadenza alla fine di giugno: diciassette punti in nove giornate, cinque vittorie e due pareggi. Emiliano Raul Sala si sta rivelando decisivo per la salvezza del Caen e il suo manager, Nicolas Higuain, ha già ricevuto diverse proposte. Ma il Bordeaux lo ha blindato dalla scorsa estate con un contratto fino al 2017.


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