Rajkovic, che trionfo con la Serbia al Mondiale Under 20

E’ stato eletto miglior portiere del torneo: ha diciannove anni e nell’ultima stagione ha conquistato il posto da titolare nella Stella Rossa di Belgrado, controllata dal colosso russo Gazprom.
Rajkovic, che trionfo con la Serbia al Mondiale Under 20
Stefano Chioffi
5 min

ROMA - Anche la Stella Rossa di Belgrado, come lo Zenit San Pietroburgo, è controllata dalla Gazprom, colosso russo del gas. L’operazione è stato chiusa quasi un anno fa, alla fine di agosto. Le quote del club, che ha conquistato ventisei titoli, sono costate un investimento complessivo di sessanta milioni di euro: quaranta sono andati al governo serbo e venti all’amministrazione locale per l’acquisto degli impianti sportivi, compreso lo stadio “Marakanà", che sarà ricostruito in collaborazione con la compagnia cinese NCEC

L’EPOCA D’ORO - Un progetto ambizioso, l’idea della Gazprom è quella di aiutare la società biancorossa a tornare protagonista anche a livello europeo. Nel 1991, con Ljupko Petrovic in panchina, la Stella Rossa conquistò la Coppa dei Campioni superando ai calci di rigore (5-3) l’Olympique Marsiglia: la finale si giocò a Bari, era la squadra di Dejan Savicevic e Sinisa Mihajlovic, di Vladimir Jugovic e Robert Prosinecki. Un anno magico concluso anche con la Coppa Intercontinentale, alzata a Tokyo dopo il 3-0 ai cileni del Colo Colo.

IL COLOSSO RUSSO - La Gazprom è una delle più grandi aziende del mondo dell'energia ed è la più importante compagnia russa: gestisce quasi il 20% delle riserve mondiali di gas e sponsorizza il Chelsea e lo Schalke 04. Il suo ingresso nel calcio serbo, con l’acquisizione del pacchetto azionario della Stella Rossa, è stato dettato anche da altri interessi strategici, quelli di agevolare la Serbia nella realizzazione del gasdotto South Stream. Un piano di lavoro che ha fatto registrare, però, una brusca frenata negli ultimi mesi. Resta, comunque, l’impegno sportivo. Risanare il bilancio (che ha debiti per quaranta milioni di euro) e creare le basi per un solido rilancio: ecco la priorità della Gazprom, che ha chiuso la sua prima stagione da proprietaria della Stella Rossa con un secondo posto in campionato, alle spalle del Partizan Belgrado. 

LE NUOVE SCOPERTE - Le soddisfazioni più belle sono arrivate dai giovani del vivaio. Quattro talenti della Stella Rossa hanno contribuito nei giorni scorsi alla conquista del Mondiale Under 20 da parte della Serbia, guidata dal ct Veljko Paunovic, che ha battuto in finale (2-1) il Brasile. Dai portieri Predrag Rajkovic (1995) e Filip Manojlovic (1996) al difensore Vukasin Jovanovic (1996) e al centroampista Marko Grujic. Una tradizione che non si è mai interrotta, quella della Stella Rossa, che ha sempre fatto scuola a livello di settore giovanile. Da Dragan Dzajic a Dejan Stankovic, quarant’anni nel segno della qualità.

IL CAMBIO DEL TECNICO - La Gazprom ha già iniziato a disegnare la nuova stagione, scegliendo Miograd Bozovic (ex tecnico di Rostov e Lokomotiv Mosca) per la panchina. Contratto fino al 2016 per l’allenatore, che avrà come collaboratori il vice Vojo Calov e l’assistente Sasa Petrovic. Quarantasette anni, montenegrino, Bozovic sostituirà Nenad Lalatovic. Sciolto il nodo dell’allenatore, la Stella Rossa ha tolto subito dal mercato Predrag Rajkovic, decisivo con le sue parante al Mondiale Under 20. Respinte le richieste del Tottenham e del Siviglia. Rajkovic resterà almeno un’altra stagione a Belgrado. 

L’IDENTIKIT - Ha diciannove anni e nello scorso torneo ha fatto il titolare: sicurezza nelle uscite e forte personalità. E’ nato il 31 ottobre del 1995 a Negotin e gli osservatori della Stella Rossa lo hanno notato nello Jagodina. E’ alto un metro e 91, pesa 88 chili, ha un contratto fino al 30 giugno del 2017, ha giocato ventotto partite nello scorso campionato e ha subito sedici gol. Per undici volte è stato anche capitano. Ha debuttato nella “Superliga” il 9 marzo del 2013 con la maglia dello Jagodina, che in quel periodo era pilotato dal tecnico Simo Krunic. Novanta minuti in campo (0-1) contro il Partizan. 

COME BOBAN E SUKER - «Il trionfo della Serbia nasce dal suo grande cuore», ha detto Rajkovic al sito ufficiale della Fifa. L’ultimo successo in un Mondiale Under 20 risaliva al 1987, in Cile: la Jugoslavia si impose contro la Germania Ovest grazie al talento di Zvonimir Boban, Robert Prosinecki (Pallone d’oro del torneo), Predrag Mijatovic e Davor Suker, autore di sei gol. Rajkovic è un predestinato, nel 2013 era stato eletto miglior portiere anche nella fase finale dell’Europeo Under 19. Istinto, presa plastica, senso della posizione. Guida il reparto, è bravo anche con i piedi e nella Stella Rossa ha tolto il posto a Damir Kahriman, classe 1985, sette presenze nella nazionale serba.


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