Nkunku, la mezzala del Psg che arriva da casa Pogba

Ha diciotto anni, è uno dei baby più promettenti in Francia ed è nato a venticinque chilometri da Parigi, a Lagny-sur-Marne, la stessa cittadina di Paul Pogba, suo idolo insieme con Marco Verratti. Due presenze in Ligue 1 e una in Champions. Nkunku è stato protagonista anche nella Youth League con il Psg Under 20, che si prepara ad affrontare in semifinale il Real Madrid.
Nkunku, la mezzala del Psg che arriva da casa Pogba
Stefano Chioffi
5 min

ROMA - Il Paris Saint Germain è di un altro pianeta e in Francia, già da diverso tempo, si può lottare solo per il secondo posto, come sta succedendo in questo finale di stagione all’Olympique Lione e al Monaco. Ha vinto il quarto scudetto consecutivo con otto giornate di anticipo: un poker riuscito in passato anche al Saint-Etienne, tra il 1967 e il 1970, ma il record di titoli (sette di fila) appartiene all’Olympique Lione, padrone del campionato dal 2002 al 2008. Il Psg, fino al 2012, nei suoi primi trentadue anni di vita, era riuscito a diventare campione soltanto due volte (nel 1986 con i 19 gol di Dominque Rochetau e nel 1994 con le magie di George Weah, David Ginola e del brasiliano Raì, fratello di Socrates). Lo sceicco Nasser Al-Khelaifi ha cambiato la storia del Psg e ha messo il recinto intorno alla Ligue 1.

I NUMERI - Laurent Blanc ha conquistato il quarto scudetto della sua carriera da allenatore: dal trionfo sulla panchina del Bordeaux (nel 2009) al tris con il Paris Saint Germain, che lo aveva ingaggiato nell’estate del 2013 per sostituire Carlo Ancelotti. Ha stabilito, sabato scorso, dopo il successo per 2-0 sul campo del Guingamp, un altro primato: mai, in Francia, un club aveva conquistato in un campionato 44 punti in trasferta. Non è la prima volta, comunque, che un tecnico, in Francia, vince tre scudetti consecutivi: ci era già riuscito Paul Le Guen, tra il 2003 e il 2005, quando guidava l’Olympique Lione. Ora Blanc insegue il record di Roger Rocher, che riuscì a festeggiare quattro titoli di fila con il Saint-Etienne. E Rocher, nella storia del campionato francese, è anche il tecnico che ne ha conquistati di più in assoluto: nove, tutti sulla panchina del Saint-Etienne, che detiene il record di trionfi (dieci) in Ligue 1, anche se la sua ultima impresa risale al 1981 con Michel Platini, autore di venti gol.

LE DIFFERENZE - Il Psg ha segnato 83 reti e mancano ancora cinque giornate. Ha 83 punti in classifica, ventotto di vantaggio sull’Olympique Lione e il Monaco. Sessantuno gol hanno portato la firma di Zlatan Ibrahimovic (30), Edinson Cavani (14), Angel Di Maria (9) e Lucas Moura (8). Squadra di fenomeni, ma il Paris Saint Germain sta lavorando in modo profondo anche sul settore giovanile: la svolta è arrivata nel 2014, dopo che i dirigenti si erano fatti soffiare Kingsley Coman dalla Juventus a parametro zero. Sono cinque i giocatori del Psg cresciuti in casa: il più famoso è il centrocampista Adrien Rabiot (1995), gli altri sono l’ala sinistra Hervin Ongenda (1995), il centravanti Jean-Kevin Augustin (1997), il difensore centrale Presnel Kimpembe (1995) e la mezzala Christopher Nkunku (1997).

L’INDIRIZZO - Investire sui giovani è diventata una priorità anche per un club ricchissimo come il Psg, che ha ingaggiato come direttore tecnico del vivaio Carles Ramagosa, uno dei punti di riferimento della “Masia”, il prestigioso centro di formazione del Barcellona. Il Psg baby ha raggiunto la semifinale della Youth League, la Champions Under 20 organizzata dalla Uefa. Il 15 aprile, la squadra Primavera del Psg - allenata da Francois Rodrigues - affronterà il Real a Madrid. Nell’altra sfida, invece, si troveranno davanti il Chelsea (campione in carica) e l’Anderlecht, rivelazione della Youth League. Le stelle? Da Jean-Kevin Augustin, a segno quattro volte e già promosso da Blanc, al trequartista Roli Pereira de Sa (1996), tre reti e due assist; dall’attaccante Odsonne Edouard (1998) a Christopher Nkunku, in evidenza anche nel quarto di finale contro la Roma, sconfitta dal Psg per 3-1.

IL PAESE DI POGBA - E’ un centrocampista completo, Christopher Nkunku, diciotto anni, mezzala oppure regista, visione di gioco e corsa, lancio lungo e geometrie, ma anche rapidità e dribbling. E’ nato il 14 novembre del 1997 a venticinque chilometri da Parigi, a Lagny-sur-Marne, la stessa cittadina di Paul Pogba, suo idolo insieme con Marco Verratti. Rispetto allo juventino, però, ha caratteristiche differenti, anche a livello di struttura fisica e muscolare: è alto un metro e 75, è più veloce e meno potente. E’ un destro naturale e proviene dal centro federale di Clairefontaine. E’ stato portato al Psg da Bertrand Reuzeau, responsabile degli scout del club francese ed ex difensore del Montpellier. Si è messo in grande evidenza durante la Youth League: una doppietta al Real Madrid, nella fase a gironi, e un gol alla Roma di Alberto De Rossi. Blanc lo considera uno dei gioielli più preziosi del vivaio: il Psg ha blindato Nkunku, gestito dal procuratore José-Karl Pierre Fanfan, fino al 2018. Il tecnico lo ha lanciato in Ligue 1 il 5 marzo del 2016 contro il Montpellier (0-0): sessantuno minuti da titolare, e lo ha schierato all’80’ - al posto di Lucas Moura - nella gara vinta il 2 aprile al Parco dei Principi contro il Nizza (4-1). Blanc gli ha fatto scoprire anche il fascino della Champions League, in occasione dell’ultima giornata della fase a gironi e del successo per 2-0 sullo Shakhtar Donetsk di Mircea Lucescu.


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