ROMA - Ha ereditato dal papà la passione per il calcio. Fernando Roig è il presidente del Villarreal, che si è qualificato giovedì sera per la semifinale di Europa League e adesso si prepara ad affrontare il Liverpool di Jürgen Klopp: andata in casa, allo stadio “Madrigal”, il 28 aprile. E’ la sesta volta, negli ultimi dodici anni, che il Villarreal raggiunge la semifinale di una coppa continentale: una di Champions (2005-06), tre di Europa League (2004, 2011 e 2016) e due di Intertoto (competizione vinta dal “Submarino Amarillo" nel 2003 e nel 2004). Fernando Roig, 68 anni, imprenditore nel settore della ceramica e proprietario del 9% del pacchetto azionario della catena di supermercati spagnola Mercadona, sposato con una pittrice, Elena Negueroles, guida il Villarreal dal 22 febbraio del 2006. Presidente proprio come il padre Francisco, che aveva governato il Valencia dal 1994 al 1997, rilevando più avanti (nel 2005) il 38% delle quote dell’Hercules, club di Alicante.
IL SOGNO EUROPEO - Bilancio in attivo, anche grazie all’ultima plusvalenza legata all’attaccante argentino Luciano Vietto, classe 1993, ceduto nella scorsa estate all’Atletico Madrid per venti milioni di euro. Una squadra, allenata da Marcelino, asturiano, classe 1965, legatissimo al 4-4-2, ingaggiato da Roig nel 2013, che viaggia ad alta velocità: quarta nella Liga, con otto punti di vantaggio sulla quinta (il Celta Vigo) e la prospettiva di disputare in estate il preliminare di Champions, ma soprattutto in semifinale di Europa League, competizione in cui ha perso solo una partita, la prima della fase a gironi, il 17 settembre, sul campo del Rapid Vienna (1-2). Da allora, il Villarreal ha costruito una striscia positiva di undici partite: otto vittorie e tre pareggi. Nei sedicesimi ha eliminato il Napoli (1-0 e 1-1) e negli ottavi ha spedito a casa il Bayer Leverkusen (2-0 e 0-0). In Europa ha segnato ventidue gol e ne ha subiti dieci.
UN GOL OGNI 84 MINUTI - Venduto a peso d’oro Vietto, che ha faticato a inserirsi nell’Atletico Madrid, il Villarreal ha scoperto un attaccante franco-congolese, Cedric Bakambu, che ha già realizzato ventidue reti tra coppe e campionato. Scoperto in Turchia, nel Bursaspor, è costato sette milioni e mezzo. Ora il suo cartellino ne vale almeno venti. E’ il vice-capocannoniere di Europa League con nove gol: uno ogni 84 minuti e uno in meno del basco Artiz Aduriz, centravanti dell’Athletic Bilbao, eliminato nei quarti - dopo i calci di rigore - dal Siviglia di Unai Emery, che ha vinto le ultime due edizioni del torneo e adesso si giocherà l’ingresso alla terza finale consecutiva contro lo Shakhtar Donetsk di Mircea Lucescu.
IL RIMPIANTO DELLA LAZIO - Nella scorsa estate, Bakambu era entrato nei piani della Lazio. Ma il Villarreal si era mosso in anticipo e aveva chiuso l’affare con i dirigenti turchi, consegnando all’attaccante il posto lasciato libero da Vietto. Protagonista all’estero, ma anche in Spagna: dodici gol (più quattro assist) nella Liga e uno in Coppa del Re. E’ nato in Francia, a Ivry, l’11 aprile del 1991, ha appena compiuto venticinque anni, però ha deciso di giocare con la Repubblica Democratica del Congo, il Paese di origine dei suoi genitori. Ha scelto la nazionale africana il 6 giugno 2015, dopo essere stato campione europeo a livello Under 19 con la Francia nel 2010.
IL CONTRATTO - Centravanti oppure seconda punta: a volte gioca accanto a Roberto Soldado, rientrato alla metà di agosto in Spagna dopo la fatica esperienza nel Tottenham (solo sette gol in due campionati di Premier). Tecnica raffinata e grande velocità: Bakambu è alto un metro e 82, pesa 70 chili e ha iniziato la carriera nelle giovanili del Sochaux, lasciato nel 2014 - con la retrocessione in Ligue 2 - per volare in Turchia. Con la maglia del Bursaspor, in campionato, ha firmato tredici gol in ventisette partite. E ha sfiorato il trionfo in Coppa, persa in finale (2-3) contro il Galatasaray. E’ un destro naturale, ha un contratto con il Villarreal fino al 30 giugno del 2020. Sei presenze nella Repubblica Democratica del Congo e un gol all’Angola. Una stagione piena di applausi, ma anche una data da incubo, quella del 22 marzo, giorno degli attentati terroristici in Belgio: Bakambu si trovava all’aeroporto di Zaventem, vicino a Bruxelles, assieme al compagno Dieumerci Mbokani, centravanti del Norwich, al momento delle esplosioni. Rimasti illesi, si stavano imbarcando per la Repubblica Democratica del Congo.