Henrichs, il Bayer vince 7 gare di fila e scopre un tesoro nel suo vivaio

E' tedesco, ha 19 anni, è una mezzala, ma può giocare anche nel ruolo di terzino e come esterno a centrocampo: è titolare nella Germania Under 19 ed è stato schierato già sette volte in Bundesliga dal tecnico Schmidt, che ha regalato al Bayer Leverkusen con una grande rimonta il terzo posto e la qualificazione in Champions.
Henrichs, il Bayer vince 7 gare di fila e scopre un tesoro nel suo vivaio
Stefano Chioffi
5 min

ROMA - Sembrava una giustificazione, un alibi senza un fondo di verità: la storia del calendario fitto, della girandola di appuntamenti e dello stress legato alle coppe europee ha tenuto banco per un po' di tempo, ma il Bayer Leverkusen ha cominciato davvero a cambiare marcia in Bundesliga nel momento in cui ha smesso di viaggiare all’estero, rispedito a casa dal Villarreal. Un risveglio che ha modificato prospettive e bilanci: sette vittorie consecutive, terzo posto in campionato già conquistato a livello aritmetico, i soldi della prossima Champions in cassaforte. La svolta della stagione, per la squadra allenata da Roger Schmidt, è arrivata intorno alla metà di marzo, dopo l’eliminazione negli ottavi di Europa League. Terminata la maratona di impegni settimanali, è iniziata l’appassionante rimonta in Bundesliga. Il Bayer era ottavo, stava navigando dritto verso un anno anonimo. Poi, a sorpresa, ecco la scintilla giusta: ventuno punti in sette partite, sedici gol realizzati e tre subiti. E lo spareggio per la Champions vinto per 2-1 sabato pomeriggio contro l’Hertha Berlino, ha permesso al club del direttore sportivo Rudi Völler di garantirsi subito l’ingresso diretto alla fase a girone del torneo più nobile e prestigioso.

SCHEMI E TATTICA - Due moduli: il 4-2-3-1, quello preferito da Schmidt, oppure il 4-4-2. Il Bayer è la squadra più in forma in Bundesliga. Organizzazione, compattezza, diverse intuizioni brillanti del suo tecnico, come quella di arretrare a volte al centro della difesa il mediano Christoph Kramer, classe 1991, corteggiato da diverso tempo dal Napoli e campione del mondo con la Germania del ct Joachim Löw. Non è stata l’unica idea incisiva di Schmidt. E così, nelle ultime settimane, si sono fatti largo il terzino sinistro Benjamin Henrichs (1997), mezzala reinventata in questa zona del campo per tamponare una serie di emergenze, e il difensore centrale André Ramalho (1992), brasiliano, ex Salisburgo. Una squadra robusta ed equilibrata: un portiere emergente come Bernd Leno (1992) e il carisma del capitano Lars Bender (1989), centrocampista oppure terzino. E poi due playmaker che sanno anche fare pressing: il cileno Charles Aranguiz (1989), tackle e sostanza, ex Internacional di Porto Alegre, e lo sloveno Kevin Kampl (1990), generoso e formidabile nei suoi blitz in area. Il compito di accendere la manovra spetta invece ai tre trequartisti: Karim Bellarabi (1990) e Julian Brandt (196) sulle fasce, il numero dieci Hakan Calhanoglu (1994), nato in Germania e nazionale turco, alle spalle del centravanti messicano Javier “Chicharito” Hernandez (1988), diciassette gol in ventisette gare di campionato, che ha ormai sfilato il posto da titolare a Stefan Kiessling (1984), da dieci anni al Bayer.

IN RAMPA DI LANCIO - Due partite in attesa di andare in vacanza: la trasferta contro il Borussia Mönchengladbach e la sfida in casa con l’Ingolstadt, già salvo. E sulla fascia sinistra, Schmidt ha intenzione di schierare ancora Benjamin Henrichs, diciannove anni, ambidestro: è una mezzala, ma può agire anche esterno puro nel 4-2-3-1. Classe e versatilità. Un assist nella partita con lo Schalke 04, tanti elogi dopo la prova con l’Hertha. Sono sette, finora, le sue presenze in Bundesliga, tre da titolare, due sulla corsia di sinistra e una sull’altro lato. E’ uno dei titolari della nazionale tedesca Under 19 del ct Guido Streichsbier, che lo utilizza spesso a centrocampo, sfruttando la sua spinta, la sua velocità, la sua energia. 

IL CAPITANO - Benjamin Henrichs è nato il 23 febbraio del 1997 a Colonia. Il papà è tedesco e la mamma è ghanese: è alto un metro e 82, è cresciuto nell’accademia del Bayer Leverkusen, che lo ha preso nel 2004 dalla scuola-calcio nel Porz, club che porta il nome di un quartiere di Colonia. E’ il capitano della squadra baby, allenata da Peter Hyballa: sedici partite e sei gol nel torneo “A-Junioren Bundesliga West”, che corrisponde in Italia al campionato Primavera. Henrichs ha firmato un contratto fino al 2020: viene considerato una delle grandi promesse del vivaio insieme con il centravanti croato Patrik Dzalto, classe 1997, quattordici gol (due nella Youth League) e sei assist a livello giovanile. Schmidt ha cominciato a prenderlo in considerazione durante la pausa invernale, in occasione della preparazione svolta a Orlando, in Florida. Ha debuttato in Bundesliga il 20 settembre del 2015 in trasferta contro il Borussia Dortmund (0-3).


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