Gabriel Jesus, quante offerte per l’ala sinistra del Palmeiras

Ha 19 anni, ha segnato 4 gol in Libertadores e il ct Dunga aveva pensato di convocarlo a sorpresa nella Seleçao per la Coppa America, in programma dal 3 giugno negli Stati Uniti, prima di escluderlo dalla lista dei 23. Il brasiliano ha un contratto fino al 2019: lo studiano la Juve, l'Inter, il Barcellona, il Real Madrid e il Manchester City.
Gabriel Jesus, quante offerte per l’ala sinistra del Palmeiras
Stefano Chioffi
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ROMA - Anche un ct conservatore come Carlos Dunga, contrario per principio ai cambiamenti radicali e fedele da sempre al suo gruppo di veterani, aveva pensato per qualche giorno di aprirgli la porta della Seleçao e di lanciarlo accanto a Neymar: Gabriel Jesus, diciannove anni, ala da 4-3-3, colpi da artista e nuova mascotte dei tifosi del Palmeiras, quattro gol in Libertadores e cinque nell’ultimo campionato “Paulista" (vinto in finale dal Santos), era stato inserito nella lista dei preconvocati in vista della Coppa America del Centenario, in programma negli Stati Uniti dal 3 al 26 giugno. Una tappa che potrebbe dare un indirizzo definitivo alla seconda avventura da commissario tecnico di Dunga, richiamato dalla federazione nell’estate del 2014 dopo il flop del Brasile al Mondiale e il divorzio con Felipe Scolari, volato da un anno in Cina per allenare il Guangzhou Evergrande, l’ex club di Marcello Lippi. 

LA SCELTA - Un biennio avaro di soddisfazioni, quello del ct. E l’esclusione di Gabriel Jesus dalla lista dei 23 rappresenta ora un altro motivo di dibattito, considerando che i risultati deludenti nel girone di qualificazione al Mondiale del 2018 in Russia hanno già messo in discussione Dunga, obbligato ora a fare bella figura in Coppa America (trofeo che i verdeoro non conquistano dal 2007) per evitare il rischio dell’esonero. Dopo sei partite, infatti, il Brasile ha raccolto soltanto nove punti e occupa il sesto posto in classifica: in questo momento, si ritroverebbe fuori dalla fase finale. In un clima di processi e malumori, Dunga aveva accarezzato l’idea di affidarsi negli Stati Uniti a Gabriel Jesus, seguito dal Manchester City, dall’Inter, dalla Juventus, dal Barcellona e dal Real Madrid. Ma il presidente del Palmeiras, Paulo Nobre, non ha intenzione di cederlo. Lo valuta intorno ai trentacinque milioni di euro ed è convinto che il prezzo della punta esterna possa lievitare nei prossimi mesi. 

IL CARTELLINO - I presupposti per l’asta non mancano, però l’affare sembra complesso e non chiama in causa solo il Palmeiras, che controlla il 30% del cartellino: il restante 70% appartiene all’agenzia Adequatesports. Diversi i nodi da sciogliere, ma il futuro professionale non domina i pensieri di Gabriel Jesus, tifoso del Palmeiras, cresciuto con questa maglia, nato a San Paolo il 3 aprile del 1997, destro naturale, abituato a giocare di solito sulla fascia sinistra. Invenzioni e stile da talento puro. C’è chi lo paragona a Neymar. E’ alto un metro e 75, ha regalato spettacolo in Coppa Libertadores, cinque presenze e quattro gol, una doppietta al Rosario Central, dove gioca un altro gioiello come il trequartista Giovani Lo Celso (1996), prenotato dal Paris Saint Germain. Una rete ogni 85 minuti nella Champions del Sudamerica. 

L’INTUIZIONE - Gli osservatori del Palmeiras lo avevano scoperto quando giocava nell’Associaçao Atletica Anhanguera. Era il 2012 e Gabriel Jesus aveva quindici anni. Ora è la nuova stella del Verdão. I tifosi lo chiamano “O Fenomeno”, da quando incantava nelle categorie giovanili: 54 gol nella sua prima stagione, altri 37 con la maglia del Palmeiras Under 17, allenato da Artur Itiro, il primo tecnico a scommettere sulle qualità di questo ragazzo. Nel “Brasileirao” del 2015 ha segnato quattro gol in venti partite: due gli assist. Ha debuttato il 9 maggio del 2015 contro l’Atletico Mineiro (2-2): novanta minuti da titolare, il tecnico era Oswaldo de Oliveira. Ha segnato i primi gol (una doppietta) al Joinville (3-2): era il 30 agosto 2015 e in panchina c’era un nuovo allenatore, Marcelo Oliveira. Crescita proseguita ora con Cuca, che lo sta utilizzando quasi sempre nel ruolo di seconda punta vicino ad Alecsandro. 

LE OLIMPIADI DI RIO - Gabriel Jesus è entrato da diverso tempo nei piani dei grandi club stranieri, ma ha firmato un contratto con il Palmeiras fino al 18 dicembre del 2019: nella scorsa estate aveva sfiorato la medaglia d’oro al Mondiale Under 20, perdendo la finale in Nuova Zelanda contro la Serbia (1-2 dopo i tempi supplementari). Stile, velocità, dribbling, la capacità di tagliare all’improvviso verso il centro e di presentarsi in area. Corsa leggera, movimenti eleganti. Il suo calcio è allegria. E’ in piena evoluzione, per quanto riguarda il ruolo e la struttura muscolare. Cuca, 52 anni, ex attaccante del Gremio e del Palmeiras, lo tratta come un figlio. Ingenuo il cartellino rosso rimediato in Coppa Libertadores dopo la doppietta al Rosario Central. Lasciato a casa dal ct Dunga per il viaggio negli Stati Uniti, ora Gabriel Jesus ha un nuovo obiettivo: partecipare alle Olimpiadi di Rio, in calendario dal 5 al 21 agosto.


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