ROMA - Gustavo Poyet, ex mezzala del Chelsea e dell’Uruguay di Oscar Washington Tabarez, ha lasciato un po’ prima di Natale la panchina del Betis Siviglia e ha trovato un ricco ingaggio nello Shanghai Shenhua, dove adesso allena Carlos Tevez e Fredy Guarin. Ha preso un aereo per la Cina, mentre alcuni imprenditori di Pechino - come ha raccontato qualche giorno fa in Spagna il network radiofonico “Cadena Ser” - stanno pensando in modo concreto di investire soldi nel Betis, che ha vinto soltanto un titolo nella sua storia: era il 1935 e la forza di quella squadra - guidata dal tecnico Aranda - era rappresentata dal tandem d’attacco formato da Joaquin Urquiaga (19 gol) e Victorio Inamuno (13 gol). Si piazzò al primo posto, chiudendo il campionato con un punto di vantaggio sul Real Madrid.
IL RETROSCENA - Secondo le informazioni raccolte da “Cadena Ser”, il consorzio cinese sarebbe disposto a spendere 160 milioni di euro per rilanciare il Betis, che è risalito nella Liga nel 2015 e ha conquistato in tempi recenti - nel 2005 - una Coppa di Spagna superando in finale l’Osasuna per 2-1, trascinato dal centravanti brasiliano Ricardo Oliveira, preso poi nel 2006 dal Milan, senza però riuscire a imporsi in maglia rossonera (solo tre gol in ventisei partite di campionato).
NAPOLI E ATLETICO - Allenato adesso dallo spagnolo Victor Sanchez, il Betis sta creando le basi per una salvezza senza ansie: 31 punti in 28 giornate, tredicesimo posto in classifica, certezze legate anche al rendimento della punta Ruben Castro, classe 1981, trentacinque anni, a segno nove volte in ventisei partite e affiancato dal paraguaiano Antonio Sanabria (1996), ex Roma. Cinque difensori, tre centrocampisti e due attaccanti: un 5-3-2 che garantisce sostanza, equilibrio e solidità. Un modulo che sta regalando maggiore libertà a Dani Ceballos, regista o mezzala, vent’anni, che piace all’Atletico Madrid e al Napoli: sarà uno dei giovani spagnoli più contesi durante il mercato estivo.
IL FUTURO - Visione di gioco, personalità, lancio lungo, destro naturale, un metro e 76, 96 partite e 5 gol con il Betis tra coppe e campionato. Diego Simeone lo ha inserito nella sua lista. Il Betis ha fatto firmare a Ceballos un contratto fino al 2020 e ha già respinto diverse proposte in inverno. Nato a Utrera, in provincia di Siviglia, il 7 agosto del 1996, Ceballos è un prodotto del vivaio biancoverde. Ha giocato ventuno partite in questo campionato. Indossa la maglia numero 10, i suoi modelli sono Modric e Iniesta. L’Atletico Madrid insiste, il Napoli lo studia. «Per me è un onore essere accostato a club del genere - ha dichiarato Ceballos in un'intervista al quotidiano “As” - Ora, però, sono concentrato solo sulla mia squadra. A fine stagione si vedrà».
EUROPEO UNDER 21 - Non solo Betis, comunque. Ceballos sarà una delle stelle della fase finale del prossimo Europeo Under 21, in programma in Polonia dal 16 al 30 giugno. E’ la mezzala della Spagna di Albert Celades: ieri si è messo in luce nell’amichevole vinta per 3-1 contro la Danimarca. La sua nazionale è stata inserita nel girone B con il Portogallo, la Serbia e la Macedonia, mentre l’Italia di Luigi Di Biagio è stata sorteggiata nel girone C con la Germania, la Repubblica Ceca e la Danimarca.