ROMA - La Svezia è riuscita a qualificarsi soltanto a due degli ultimi cinque mondiali. Manca all’appello dal 2006, in Germania si fermò agli ottavi. Ha già cominciato a preparare lo spareggio con l’Italia: la partita d’andata è in programma il 10 novembre alla “Friends Arena” di Stoccolma, mentre il ritorno si disputerà tre giorni dopo a Milano. C’è una curiosità legata ai venticinque convocati del ct Jan Andersson, 55 anni, ex attaccante a livello dilettantistico: solo uno, Ken Sema, classe 1993, centrocampista dell’Östersund, gioca nel campionato svedese. Gli altri ventiquattro, dal portiere Robin Olsen (Copenaghen, diciannove gare senza subire gol nella scorsa edizione della Superligaen danese) al centravanti Marcus Berg (Al-Ain), hanno tutti un contratto all’estero. E tre di loro frequentano i campi della Serie A: sono Filip Helander ed Emil Krafth del Bologna e Marcus Rohden del Crotone.
IL PIANO - Il play-off con l’Italia rappresenta un passaggio cruciale per la Svezia e per la gestione di Jan Andersson, scelto dalla federazione dopo l’Europeo del 2016 e la fine del rapporto con Erik Hamren. Il ct ha deciso di puntare sul blocco storico. Niente esperimenti per la doppia sfida con l’Italia. Non ha trovato posto neppure un giocatore del Malmö, che ha appena vinto il quarto titolo negli ultimi cinque campionato, diventando un po’ la Juve del calcio svedese. Il Malmö ha vinto venti scudetti, due in più del Göteborg. E lavora molto sul vivaio, oltretutto con buoni risultati. L’ultima espressione di questo progetto è Erdal Rakip, nazionale svedese Under 21, nato a Malmö ma di origini macedoni. E’ un centrocampista: può fare il play e la mezzala. Otto gol e sette assist in questo campionato, che terminerà domani, quando il Malmö festeggerà il trionfo nell’Allsvenskan (la Serie A svedese) davanti ai suoi tifosi, affrontando l’Hacken.
IL POKER - Rakip ha già vinto quattro titoli con il Malmö. Ha ventuno anni, è nato il 13 febbraio del 1996, è alto un metro e 78, pesa 72 chili, è stato scoperto dal direttore sportivo Per Agren. Piace al Psv Eindhoven e al Feyenoord. Non ha ancora rinnovato il contratto e può svincolarsi il 31 dicembre. E’ il vice-capocannoniere della squadra allenata da Magnus Pehrsson, dopo il centravanti norvegese Jo Inge Berget (1990), a segno nove volte. Una scalata senza ostacoli, quella del Malmö: diciannove vittorie in ventinove partite, sette pareggi, tre sconfitte, sessantadue gol realizzati, venticinque subiti, sessantaquattro punti (dieci di vantaggio sull’Aik).