Elmas, la stima di Ancelotti e i paragoni con Barella

Diciannove anni, mezzala, passaporto macedone: il Napoli si prepara a firmare l’accordo da sedici milioni con il Fenerbahçe. E il club turco lo esclude dalla lista dei convocati per l’amichevole con il Bursaspor.
Elmas, la stima di Ancelotti e i paragoni con Barella
Stefano Chioffi
3 min

ROMA - Scambio di mail e di documenti, ormai mancano solo le firme. E anche il tweet di benvenuto di Aurelio De Laurentiis è in arrivo. C’è un indizio che rafforza e scandisce questo conto alla rovescia: sul sito del Fenerbahçe, dopo una trattativa più lunga di una partita a scacchi, il nome di Elif Elmas è stato escluso dalla lista dei convocati per l’amichevole con il Bursaspor. Un altro segnale preciso, il braccio di ferro è terminato: anche Ersun Yanal, il tecnico del club turco, è stato informato della svolta dai suoi dirigenti.
SEDICI MILIONI - Elmas prepara il trasloco, sta per lasciare la casa in affitto a Istanbul. Sedici milioni: l’accordo è stato raggiunto. Il Napoli gli ha già riservato una camera nell’hotel di Dimaro, Carlo Ancelotti lo aspetta in ritiro, è convinto che il centrocampista macedone abbia le potenzialità per diventare più completo di Nicolò Barella, costato all’Inter 45 milioni, compresi i bonus. Elmas è l’affare di un Napoli che dimostra spesso di avere una marcia in più nella scelta dei giovani. Competenza e tempismo, la capacità di investire con sapienza nelle idee.

LA CONCORRENZA - Elmas piaceva all’Inter e al Siviglia, al Tottenham e alla Lazio, al Milan e al Psv Eindhoven. Concorrenza bruciata, il Napoli ha anticipato tutti, proprio come era capitato nella scorsa estate con Fabian Ruiz, altro assist di Carlo Ancelotti e di suo figlio Davide. Diciannove anni, mezzala, repertorio ricchissimo, tackle e pressing, lancio e intuizioni da trequartista, sacrificio e generosità, colpi brillanti, un metro e 82, geometrie e intensità. E’ nato a Skopje il 24 settembre del 1999, ha origini turche, è il talento più promettente della nazionale macedone: undici partite e due gol alla Lettonia nel girone di qualificazione all’Europeo del 2020. Destro naturale, una carriera che ha cominciato a impostare nel Rabotnicki, a Skopje. Una breve esperienza in Olanda, durata quattro mesi (tra luglio e ottobre del 2015), per continuare a dare forma alla sua carriera nel vivaio dell’Heerenveen. E nell’estate del 2017 ecco la proposta del Fenerbahçe, che ha speso 180.000 euro per il suo cartellino.

QUATTRO GOL - Il Napoli lo ha prenotato in anticipo con un contratto fino al 2024, si è garantito subito una posizione di vantaggio nel dialogo con il Fenerbahçe, arrivato sesto nella Süper Lig e fuori dalle coppe europee. Ventinove presenze e quattro gol (tre nelle ultime sette giornate) nel campionato turco durante la scorsa stagione: un rendimento in costante crescita, le perle contro il Konyaspor, il Galatasaray di Fatih Terim, il Kasimpasa e l’Antalyaspor. Altre conferme, dopo i sette gol e gli otto assist in Macedonia con la maglia del Rabotnicki, seguendo sempre i consigli della sua famiglia, che riveste un ruolo centrale nelle sue scelte. Ora ha in tasca un biglietto aereo per Napoli: la Serie A vale una laurea.


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