© Getty ImagesLukaku al Chelsea, Grealish al City e Jadon Sancho al Manchester United: eccoli i tre colpi più costosi del mercato mondiale. Tutti targati Premier League, un giro d’affari di 320 milioni di sterline: il campionato della ricchezza e della controtendenza, in un’industria del calcio messa in ginocchio dai danni provocati dalla pandemia. Cifre che diventano motivo di dibattito in rapporto ai parametri del fair play finanziario introdotto dalla Uefa: esiste ancora?
Il caso White
L’Inghilterra viaggia su altri binari. E lo dimostra la sua solidità patrimoniale. Anche l’Arsenal ha sfiorato il podio degli acquisti da record di questa estate, spendendo 58,5 milioni di euro per un difensore del Brighton: si chiama Ben White, ha quasi 24 anni, è stato scelto dal tecnico spagnolo Arteta, ex assistente di Guardiola nel City. E' costato quasi quanto Hakimi, preso dal Paris Saint Germain per 60 milioni. E' nato a Poole l’8 ottobre del 1997, è un centrale, è alto un metro e 86, gli è bastata una stagione in Premier per imporsi: 36 partite, 3.196 minuti, una quotazione sensazionale.
La scuola di Bielsa
Nel 2020, prima che passasse al Brighton, aveva vinto la Championship, la serie B inglese, con il Leeds di Marcelo Bielsa. Vivaio del Southampton, i prestiti al Newport County e al Peterborough. Il Brighton lo aveva tesserato gratis nel 2015, a diciotto anni, perché White non aveva ancora un contratto da professionista. Decisiva la scuola di Bielsa, un’esperienza preziosa, in attesa di tornare ai “Seagulls”, dove è diventato subito il riferimento della difesa di Graham Potter.
Il contratto
Ha firmato con l’Arsenal fino al 2026, indosserà la maglia numero 4. Ha un idolo: Rio Ferdinand, l’ex leader del Leeds e del Manchester United. White ha fatto parte della lista dei convocati del ct Gareth Southgate per l’Europeo, ma non ha mai giocato. Era in tribuna nel giorno della finale persa contro l’Italia. Debutterà in campionato con la squadra di Arteta venerdì sera, alle 21, sul campo del neopromosso Brentford: anticipo di una Premier che continua a navigare nell’oro. Un’eccezione, un mondo a parte, proprio come il Psg dello sceicco del Qatar, pronto ad abbracciare Leo Messi.