Lindström, il danese è la sorpresa del girone d’andata in Bundesliga

Gioca nell’Eintracht Francoforte: ventuno anni, trequartista oppure ala nel 4-2-3-1, quattro gol e due assist. Cresciuto nel Brøndby, è costato sette milioni al club tedesco
Lindström, il danese è la sorpresa del girone d’andata in Bundesliga© EPA
Stefano Chioffi
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Hinteregger ha fatto toccare pochi palloni a Haaland, che non ha segnato per la quarta volta in dodici partite, anche se la media del centravanti norvegese resta da marziano: tredici gol, uno ogni 76 minuti. Kostic si è inventato il settimo assist del suo campionato (scandito anche da tre reti) e Borré ha firmato la sua prima doppietta in Bundesliga, salendo a quota sei nella classifica dei cannonieri. Ma l’Eintracht ha rovinato lo stesso la prima giornata del suo girone di ritorno: un blackout negli ultimi tre minuti ha permesso al Borussia Dortmund di cambiare indirizzo alla sfida e di vincere 3-2 a Francoforte, grazie a Bellingham e Dahoud. Hinteregger, Kostic e Borré avevano creato le basi per il successo. Sono tre giocatori che la Lazio, in epoche differenti, ha provato a portare in Serie A: l’austriaco è uno dei difensori centrali più apprezzati dal ds Tare, che lo segue dai tempi del Salisburgo e dell’Augsburg, l’esterno serbo era il primo nome della lista presentata da Sarri a Lotito nella scorsa estate e l’attaccante colombiano era stato proposto a giugno, quandi si stava svincolando dal River Plate

N’DICKA E LINDSTRÖM - All’Eintracht, allenato da Oliver Glasner e ottavo in Bundesliga, non mancano le offerte di mercato. C’’è la fila per il francese Evan N'Dicka, ventidue anni, terzino o stopper, mancino, arrivato nel 2018 dall’Auxerre. Ma l’attenzione dei grandi club è rivolta anche a un giovane danese, Jesper Lindström, ventuno anni, trequartista oppure ala destra, rivelazione del girone d’andata in Bundesliga. Un metro e 82, dribbling stretto e rapidità, regala spesso la superiorità con le sue improvvise sterzate. Fantasia e sacrificio in copertura. Sedici partite, quattro gol (contro il Friburgo, il Bayer Leverkusen, il Borussia Mönchengladbach e il Mainz), due assist. Modulo preferito: 4-2-3-1.

LA NUOVA DANIMARCA - Lindström è stato scoperto nel Brøndby: in estate l’Eintracht lo ha pagato sette milioni. Nella Superligaen danese, prima di volare in Germania, era stato il migliore under 20: dieci reti e undici assist. Fa parte della nuova generazione della nazionale del ct Kasper Hjulmand: da Damsgaard (Sampdoria) a Skov Olsen (Bologna), da Daramy (Ajax) a Maehle (Atalanta), da Wind (Copenhagen) a Christensen (Chelsea). Lindström è nato a Taastrup il 29 febbraio del 2000, spera di ripetere la scalata di Michael Laudrup, l’ambasciatore del calcio danese. Ha firmato con l’Eintracht un contratto fino al 2026, è sfuggito all’Ajax e al Psv Eindhoven, che lo avevano corteggiato per diversi mesi. 


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