Cole Palmer, l’impronta di Guardiola e i consigli di De Bruyne e Foden

Mezzala o trequartista, diciannove anni, è il nuovo gioiello del Manchester City: Pep scommette sulla sua consacrazione
Cole Palmer, l’impronta di Guardiola e i consigli di De Bruyne e Foden© Getty Images
Stefano Chioffi
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Pep Guardiola gli dedica tempo e passione all’Etihad Campus, lo aiuta a superare l’impatto con il professionismo e a capire i concetti del suo "total football”: lo protegge come un panda, perché è il più piccolo della comitiva e perché le pressioni nel calcio possono creare danni. Cole Palmer, nelle valutazioni maturate dal tecnico catalano con i dirigenti del Manchester City, è il giocatore più interessante della nuova generazione. Non è stato ceduto in prestito, si allena con i campioni, ogni tanto viene premiato da Guardiola: quattro presenze in Premier, tre partite in Champions e un gol al Bruges. Ha segnato in Coppa di Lega al Wycombe Wanderers, si è distinto in Coppa d’Inghilterra contro lo Swindon Town firmando un gol e un assist. Guardiola ha capito che Palmer può ripetere la scalata di Phil Foden. Lo ha studiato sui campi dell’Academy e lo ha promosso.

ESAME DI LAUREA - Mezzala, trequartista, centrocampista totale: Pep sta seguendo da vicino la sua evoluzione. Gli riconosce qualità da potenziale top player: completo e moderno, in grado di occupare ogni zona come De Bruyne e Foden. Palmer è nato a Wythenshawe il 6 maggio del 2002. Ha diciannove anni, è alto un metro e 82, è mancino. Sta incantando nella nazionale inglese Under 21 di Lee Carsley: quattro partite e due gol al Kosovo e alla Slovenia. Si è innamorato del City da bambino. All’età di otto anni è entrato nell’Academy. Guardiola lo ha lanciato il 30 settembre del 2020: 3-0 in trasferta sul Burnley, nel quarto turno della Coppa di Lega. Il 21 settembre 2021, Palmer ha festeggiato il suo primo gol da professionista: 6-1 al Wycombe Wanderers. De Bruyne e Foden sono i suoi modelli.


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