Juanmi, dodici gol per inseguire la Champions con il Betis

Ala sinistra, ventotto anni, spagnolo: ha un ruolo chiave nel 4-2-3-1 del tecnico cileno Manuel Pellegrini, origini italiane, una laurea in ingegneria e un titolo vinto in Premier con il Manchester City
Juanmi, dodici gol per inseguire la Champions con il Betis© EPA
Stefano Chioffi
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Allo stadio Benito Villamarin, qualche tempo fa, è apparso un grande manifesto. La frase era scritta con un pennarello verde: “Manuel Pellegrini alcalde de Sevilla”. Tradotto: sindaco di Siviglia. Affetto e stima: i tifosi del Betis affiderebbero al cileno anche la poltrona più prestigiosa della città. E’ sbocciato un feeling speciale con il tecnico di Santiago, sessantotto anni, figlio di italiani, una laurea in ingegneria. Ha stregato l’altra metà di Siviglia con il suo 4-2-3-1. E si è infilato nella corsa a un posto in Champions: il Betis è terzo, domenica ha battuto il Maiorca dell’ex laziale Muriqi e ha conquistato dodici punti nelle ultime cinque giornate.

Dal River Plate al City

Manuel Pellegrini sta realizzando un altro piccolo capolavoro. Un giramondo in grado di lasciare sempre un’impronta: i campionati vinti in Argentina con il River Plate e il San Lorenzo, la Premier League conquistata sulla panchina del Manchester City, la Coppa Intertoto regalata al Villarreal, la Coppa Interamericana festeggiata all’inizio della carriera con l’Universidad Catolica. Con il Betis aveva il contratto in scadenza il 30 giugno, lo ha già rinnovato fino al 2025. E con il presidente Angelo Haro Garcia ha cominciato a pianificare le strategie di mercato, inserendo il laziale Luiz Felipe (entrato in regime di svincolo) nella lista degli obiettivi.

Equilibrio e divertimento

Pellegrini vuole entrare in Champions, dopo il sesto posto ottenuto nella scorsa stagione. La spinta sulle fasce dei terzini Bellerin (arrivato in prestito dall’Arsenal) e Alex Moreno. Bartra e Victor Ruiz (bocciato dal Napoli) al centro della difesa, davanti al portiere Rui Silva. Doppio mediano: William Carvalho e Guido Rodriguez. La fantasia di Fekir (sei assist e sei reti) e Canales. I dodici gol di Juanmi. Il turnover tra Willian José e Borja Iglesias nel ruolo di centravanti: altra idea che funziona, perché insieme hanno già garantito diciassette gol.

Il numero 7

Distanza minima tra i reparti: la squadra si dispone spesso nello spazio di venti metri. Un altro pregio va ricercato nella gestione del pallone. Il lavoro di William Carvalho e Guido Rodriguez fa da cuscinetto alla presenza di tre attaccanti e un trequartista. Juanmi è il giocatore che ha tratto più vantaggi dal 4-2-3-1 di Pellegrini. Mai, nella sua carriera, aveva raggiunto quota dodici gol. Maglia numero 7, si muove sul lato sinistro, è rapido e agile: un metro e 72, classe 1993, ventinove anni il 20 maggio, nato a Coín, in Andalusia. Ha trasformato il cammino del Betis, in corsa anche per la qualificazione agli ottavi di Europa League. Nello scorso campionato era stato fermato da un infortunio al piede. Pellegrini gli ha trovato il ruolo giusto: Juanmi faceva l’ala di raccordo, il tornante, adesso si muove da attaccante esterno. Ha cominciato la carriera nel Malaga, ha giocato nel Racing di Santander. Ha vissuto una breve esperienza in Premier nel Southampton. E’ tornato in Spagna nel 2016, preso dalla Real Sociedad. Il Betis lo ha acquistato nel 2020, investendo otto milioni. L’incontro con Pellegrini si è rivelato il premio più bello.


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