Janelt, il maratoneta del Brentford: lui copre, Eriksen inventa

E’ un mediano tedesco, ha 24 anni, è cresciuto nell’Amburgo e nel Lipsia: nel 3-5-2 ha un ruolo chiave alle spalle dell’ex interista. Vale dieci milioni, è una delle novità della Premier
Janelt, il maratoneta del Brentford: lui copre, Eriksen inventa© Getty Images
Stefano Chioffi
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”Our deal of the century”, il nostro affare del secolo: l’arrivo di Eriksen al Brentford è stato definito così dai dirigenti. E’ come se la squadra avesse trovato l’orientamento, il navigatore satellitare che mancava. Due partite da titolare per Christian e sei punti: il club biancorosso si sta avvicinando alla salvezza, dopo aver riconquistato un posto in Premier League nella scorsa estate a distanza di settantaquattro anni, quando il campionato inglese si chiamava First Division e i diritti televisivi non esistevano neppure nella fantasia. Il Brentford ha otto punti di vantaggio sul Burnley e sul Watford, che occupano il terzultimo posto. E’ una colonia di danesi. Sono sette: da Eriksen a Nörgaard, da Jensen a Sörensen, da Zanka a Rasmussen, fino a Lössl. E anche l’allenatore, Thomas Frank, arriva da Copenaghen. Conosce Eriksen dai tempi dell’Ajax: lo ha visto crescere, ad Amsterdam, nella squadra Under 16. Frank ha rappresentato un gancio importante per convincere Christian a ricominciare la carriera con le “Bees”, dopo il dramma sfiorato il 12 giugno a causa dell’arresto cardiaco durante Danimarca-Finlandia al Parken Stadion.

Il primo assist

John Steel Olsen, lo stesso osservatore che aveva scoperto Ibrahimovic nel Malmö, lo aveva portato all’Ajax nel 2007, quando aveva quindici anni. Questo è successo nella sua prima vita da calciatore. La seconda, invece, ha preso forma grazie a un defibrillatore sottocutaneo diventato il nuovo guardiano del suo cuore. Test di idoneità superato e ritorno alla normalità, come capitato a Daley Blind, difensore dell'Ajax e dell'Olanda. Eriksen ha firmato sabato scorso il primo assist della sua nuova avventura: ha aperto la strada alla doppietta del centravanti Ivan Toney, undici gol in Premier, contro il Burnley (2-0). Ieri ha ricevuto la convocazione in nazionale: la prima dopo la paura del 12 giugno. Il ct Kasper Hjulmand lo ha chiamato per le due amichevoli in programma il 26 ad Amsterdam con l’Olanda e il 29 a Copenaghen con la Serbia. Eriksen è passato dal 3-5-2 di Conte nell’Inter al 3-5-2 di Frank. E ha trovato al suo fianco subito due mediani di sostanza, in grado di consentirgli di giocare senza troppi vincoli tattici.

I due mediani

Trequartista o seconda punta: Eriksen ha carta bianca, grazie al lavoro di Nörgaard e di un ragazzo tedesco, Vitaly Janelt, ventitré anni, diventato in Inghilterra uno dei centrocampisti difensivi più interessanti. Pressing, dinamismo, generosità, tackle. Ventitré presenze e due gol. Ha fatto parte anche della Germania Under 21. E’ mancino, è nato ad Amburgo il 10 maggio del 1998, è alto un metro e 84. Ha un contratto fino al 2024. Il suo cartellino viene valutato dieci milioni. Ha iniziato a giocare nel Bargfeld e nell’Hagen, poi è passato all’Amburgo, al Lipsia e al Bochum. Il Brentford lo ha preso nell’estate del 2020 per seicentomila euro. Janelt è stato subito uno dei protagonisti della promozione: tre gol e tre assist in quarantuno partite. Ora è il bodyguard di Eriksen.


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