Gabriel Magalhães è il primo obiettivo della Juve per la difesa. E’ il nome suggerito da Allegri, la soluzione che il tecnico considera più adatta per una serie di ragioni: è mancino e ha le caratteristiche giuste per completarsi con De Ligt, è abituato a giocare in una linea a tre o a quattro e ha superato in modo brillante gli esami in Premier. Costa trenta milioni e può lasciare l’Arsenal, perché il club londinese deve ritrovare un equilibrio a livello economico dopo aver mancato per la quinta stagione consecutiva l’ingresso alla fase a gironi di Champions. Gabriel Magalhães è la grande tentazione della Juve, che cerca il riscatto dopo un anno senza emozioni e trofei.
COME OSIMHEN E LEÃO - E’ brasiliano, in Europa si è imposto nel Lille, che ha lanciato anche Osimhen e Leão. E’ nato a Pirituba, in provincia di San Paolo, il 19 dicembre del 1997. Non è stato mai convocato nella Seleçao: decisione criticata dai cronisti che seguono il lavoro del ct Tite. E’ in corsa per diventare l’erede di Chiellini: un compito delicato, ma Gabriel Magalhães è ambizioso e si sente pronto per cambiare direzione alla sua carriera. Trentacinque partite nell’ultimo campionato e cinque gol contro il Leicester, il Southampton, il Wolverhampton, il West Ham e l’Everton. Rapido e potente, un metro e 90, grande attenzione in marcatura. Letture preventive, anticipo, colpo di testa, personalità in fase di costruzione. Ha un contratto fino al 2025 e l’Arsenal lo ha acquistato dal Lille nell’estate del 2020 per ventisei milioni di sterline.
LA CHIAVE DELL’AFFARE - Arthur potrebbe entrare nell’operazione: il regista è stimato da Mikel Arteta, che prepara la quarta stagione sulla panchina dei Gunners. Il tecnico spagnolo, ex vice di Pep Guardiola nel Manchester City, deve restituire luce a un progetto che era sbocciato nel 2020 - dopo il suo arrivo al posto di Unai Emery - con la conquista della Coppa d’Inghilterra e del Community Shield. Gabriel dos Santos Magalhães, questo il suo nome completo, ha cominciato a giocare a Pirituba e nel 2012 è entrato nel settore giovanile dell’Avaí. Fu il papà Marcelo a fargli svolgere il provino, dopo un viaggio di 400 chilometri. Nel 2017 è stato preso per tre milioni dal Lille, che lo ha ceduto poi in prestito al Troyes e alla Dinamo Zagabria. Ha due fratelli: Vinicius e Mayara. E’ appassionato di videogame. Gli allenatori che hanno inciso di più sulla sua evoluzione sono Christophe Galtier nel Lille e Igor Jovicevic a Zagabria. Nell’Avaí era stato scoperto e lanciato da Paulo Silas, ex mezzala del Cesena (1990-91) e della Sampdoria (1991-92).