Ancelotti non è solo il manager delle quattro Champions, “el genio del banquillo”, come lo chiamano con affetto i tifosi del Real Madrid, ma è anche l’uomo delle invenzioni. E il centravanti Alvaro Rodriguez, diciotto anni, uruguaiano, rappresenta un’altra delle brillanti intuizioni nella carriera di Don Carlos. Il tecnico lo ha visto giocare nel Castilla, allenato da Raul, e poi lo ha seguito durante il Sudamericano Under 20, quando ha segnato cinque gol con la maglia dell’Uruguay. E così, rientrato dal torneo che si è concluso il 12 febbraio in Colombia (vinto dal Brasile), Ancelotti lo ha subito convocato nel Real. Rodriguez, “el nuevo Raul”, come lo ha definito il giornale Marca, in quindici minuti totali ha firmato un assist per Marco Asensio nella gara vinta per 2-0 a Pamplona contro l’Osasuna e ha realizzato il gol del pareggio (1-1) nel derby con l’Atletico Madrid.
L’ANNUNCIO - “Dalla prossima stagione farà parte a tempo pieno della prima squadra”, ha detto Ancelotti, pronto a lasciare l’impronta digitale sull’evoluzione di questo ragazzo nato in Spagna, a Palamos, il 14 luglio del 2004, ma che ha deciso di sposare l’Uruguay. Una promessa fatta al padre, Coquito, ex attaccante del Peñarol dal 1981 al 1987. La Celeste è il suo amore. Ha creato le basi per essere convocato presto da Marcelo Broli, che lo ha già guidato nel Sudamericano Under 20 ed è stato nominato ct ad interim dopo le dimissioni di Diego Alonso, scelto inizialmente come erede di Oscar Tabarez, ma reduce dalla delusione al Mondiale in Qatar.
I CONSIGLI - Grandi maestri per Alvaro Rodriguez. Nel Castilla può contare sui consigli di Raul, 323 gol con i “blancos”, terzo marcatore dietro a Cristiano Ronaldo e Karim Benzema. E nel Real ha trovato in Ancelotti quasi un secondo papà. Il presidente Perez si è garantito in casa un altro patrimonio. Nei piani del club, Rodriguez crescerà alle spalle di Benzema e Vinicius Junior.
I RIMPIANTI DEL BARÇA - Potenza e velocità. Forte di testa. Un metro e 93. Agile, svelto, rapido, mancino. Cinque gol nella Serie C spagnola con il Castilla. Una storia particolare, quella del “Toro”, come è stato soprannominato dai suoi compagni nella “Fabrica” del Real, l’equivalente della cantera, della “Masia” targata Barcellona. In estate, l’11 agosto, Rodriguez ha rafforzato il suo legame con i “blancos” fino al 2027. Contratto lungo e blindato. Catalano di Palamos, ma sfuggito agli osservatori del club blaugrana. Ha cominciato a segnare nel settore giovanile del Girona. E il Real Madrid lo ha scoperto nel 2020. Il suo procuratore è Alejandro Camano, lo stesso agente che gestisce Lautaro Martinez e Hakimi.