Vinagre e il giro d’Europa: a Verona un altro esame

Terzino sinistro, 24 anni, arriva in prestito dallo Sporting Lisbona dopo aver già cambiato undici club
Vinagre e il giro d’Europa: a Verona un altro esame© EPA
Stefano Chioffi
2 min

Ha un compito delicato: raccogliere l’eredità dello scozzese Doig, che il Verona ha ceduto al Sassuolo per tamponare una grave crisi finanziaria. Rùben Vinagre si prepara ad arrivare in una squadra coinvolta nella lotta per la salvezza e rivoluzionata a gennaio. È portoghese, ha quasi venticinque anni, era considerato un talento, però ha sempre sfiorato la definitiva consacrazione. È un esterno che può essere impiegato in una difesa a quattro oppure sulla linea dei centrocampisti. Ha girato l’Europa, adesso cerca la svolta nel Verona di Baroni.

LA STORIA - È nato il 9 aprile del 1999 a Charneca de Caparica, nel comune di Almada. Spinge, costruisce, arriva al cross, partecipa alla manovra. Ha cominciato a giocare nel Barreirense e nel Belenenses, ha proseguito la sua crescita nel settore giovanile dello Sporting Lisbona. Nel 2015 viene scoperto dal Monaco, che lo tiene un anno nel vivaio e poi lo gira in prestito all’Académica. Nell’estate del 2017 passa al Wolverhampton, dove centra la promozione in Premier League e viene acquistato a titolo definitivo per sei milioni di sterline.

UNDICI CLUB - I viaggi continuano: nel 2020 si sposta in Grecia, all’Olympiakos. E dopo sei mesi rientra in Portogallo, al Famalicão, dove diventa titolare: venti partite e tre assist. A investire sul suo cartellino è di nuovo lo Sporting Lisbona. Nel 2022 prende un altro aereo per l’Inghilterra. Direzione Liverpool, sponda Everton. Impatto difficile, però. E così, nell’estate del 2023, si rimette in gioco nell’Hull City: solo undici presenze e 537 minuti tra Championship e Coppa di Lega. A gennaio rientra a Lisbona. E ora l’avventura nel Verona, il suo undicesimo club. Vinagre è alto un metro e 74, il suo procuratore è Jorge Pires, ha fatto parte di tutte le nazionali giovanili del Portogallo. Prestito con diritto di riscatto fissato a un milione. È l’esame che non può sbagliare.


© RIPRODUZIONE RISERVATA