Petar Sucic e le manovre dell’Inter

Mediano o mezzala, 21 anni, croato: gioca nella Dinamo Zagabria di Cannavaro, ma ora sta recuperando da una frattura al metatarso del piede destro
Petar Sucic e le manovre dell’Inter
© Getty Images
Stefano Chioffi
2 min

Il centro sportivo della Dinamo Zagabria si trova vicino allo stadio Maksimir: otto campi, palestre, piscine, undici squadre giovanili, 250 ragazzi, dall’under 12 all’under 20, dieci ore di allenamenti a settimana. Il vivaio è la grande cassaforte del club croato: qui sono cresciuti anche Boban, Prosinecki, Modric, Mandzukic, Lovren e Kovacic. Ivo Susak è il responsabile dell’Accademia, mentre Dario Dabac è il capo del settore scouting. Lanciare talenti è la specialità della Dinamo Zagabria, che ha vinto sette campionati di fila. Dal 29 dicembre è guidata da Fabio Cannavaro, che debutterà domani all’Emirates Stadium affrontando l’Arsenal in Champions.

Sucic e l’Inter  

Petar Sucic guida la nuova gioventù della Dinamo. Mediano o mezzala, ventuno anni, un metro e 83. Due gol in Champions, contro il Monaco e lo Slovan Bratislava. Una rete in campionato al Sibenik. Lo segue l’Inter, potrebbe arrivare alla Pinetina in estate. E’ nato in Bosnia, a Livno, il 25 ottobre del 2003, ma è croato. Ha un contratto che scade nel 2028, costa dodici milioni. Ora è fermo. Sta recuperando dopo una frattura al metatarso del piede destro, dovrebbe rientrare alla fine di febbraio. Si era infortunato il 20 novembre, in allenamento, prima delle sfide con il Rijeka e l’Hajduk di Gattuso. Tiro da fuori area, geometrie, tackle: l’idea dell’Inter è di farlo crescere accanto a Calhanoglu e Barella.

Famiglia e pallone

Petar è il cugino Luka Sucic, ventidue anni, che gioca nella Real Sociedad dal 2023: centrocampista completo, di lotta e di governo, lo aveva studiato la Lazio. In quel periodo indossava la maglia del Salisburgo. Piaceva al direttore sportivo Tare, che all’epoca cercava un possibile sostituto di Milinkovic.


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